Mastodon

Odessa

Rogo della Casa dei Sindacati, la memoria rimossa di Odessa

Odessa è sempre stata una città cosmopolita e multietnica. Nel febbraio del 2014, quando a Kiev si impose con la forza un governo ultranazionalista, con elementi dichiaratamente nazisti, a Odessa la grande spianata di fronte alla Casa dei Sindacati, chiamata…

Natale a Odessa

La mattina di Natale mi sono svegliato nel buio più totale e fortunatamente mi sono ricordato che il mio amico Francesco, ex controllore di volo dell’aeronautica e attivista pacifista, mi aveva regalato una minuscola torcia che fa una luce incredibile;…

Odessa non può nascondere le ferite della guerra, anche se la vita va avanti

Arrivato a Odessa nella tarda serata del 23 dicembre, raggiungo a piedi il mio alloggio,  riesco ad accedervi seguendo il “tutorial” inviatomi dalla giovane donna che gestisce le camere e crollo finalmente stanco morto. Soltanto la mattina seguente mi accorgo…

StopTheWarNow: a conclusione della quinta carovana

In viaggio di ritorno, dalla Carovana di Pace Stopthewarnow in Ucraina, sono qui a chiedermi il senso e il significato di questa iniziativa. E mentre i fiocchi di neve scendono su Iasi in Romania, mi chiedo cosa è sceso in…

La carovana ‘Stopthewarnow’ è arrivata ad Odessa

Sabato 25 giugno una delegazione di 50 persone in rappresentanza di 175 organizzazioni della società civile italiana è partita per un’iniziativa di pace nonviolenta in Ucraina. A promuovere l’operazione di pace è il Coordinamento #Stopthewarnow, una rete di oltre 175associazioni,…

Carovana della pace: arrivati a Odessa, poi Mykolaïv

Si terrà alle 13 circa, ora italiana, la conferenza stampa in diretta di Odessa con i rappresentanti delle istituzioni locali ed i partecipanti alla Carovana per la Pace per l’Ucraina, organizzata dal coordinamento #stopthewarnow. Fra le adesioni, quella della Cei, la Conferenza…

L’Ucraina, il battaglione Azov, l’informazione ufficiale e gli asini che volano

In questi giorni a proposito della guerra in corso in Ucraina ci hanno raccontato che bisogna mandare le armi, ai “combattenti ucraini della resistenza”, perché possano difendersi, così dicono.