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Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza

Chaco: Piantano alberi per chiedere la pace nel mondo.

Il Comune di Resistencia, provincia del Chaco, Argentina, e la Comunità per lo Sviluppo Umano, come atto simbolico per chiedere la pace mondiale, hanno piantato alberi nel Parco Kohanoff, situato nella capitale della provincia del Chaco, in cui il 20% degli abitanti sono indios e la situazione umanitaria dei popoli indigeni che abitano la zona è catastrofica.

L’Obelisco di Buenos Aires vestito per la Marcia Mondiale

Mercoledì 7 ottobre alcuni attivisti del Movimento Umanista sono entrati all’Obelisco, monumento storico nazionale situato in pieno centro della città di Buenos Aires, su cui hanno appeso una bandiera arancione di quasi 50 metri con il logo della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza, accompagnata da bandierine arancioni.

La “Gaita” galiziana che girerà il mondo

La Gaita partirà da Fisterra (Galizia) e accompagnerà, per paesi e città della Galizia e del Portogallo, l’Equipe Base della Marcia Mondiale. Da Madrid arriverà fino a Punta de Vacas in Argentina. In ogni località un “gaitero” suonerà lo strumento come omaggio a tutti gli emigranti: un canto galiziano per la diversità, la solidarietà tra i popoli, la Pace e la Nonviolenza.

La pace e la nonviolenza hanno toccato il Nilo

In un posto inimmaginabile in cui l Fiume Nilo e l’arte convergono a El Cairo, The World March ha raggiunto ancora una volta il suo obiettivo: più di 150 persone si sono riunite in un enorme spazio musicale disposto a El Sawy Cultural Wheel, epicentro culturale di questa cosmopolita città, per chiedere la pace e la costruzione della cultura della nonviolenza.

La capitale del Marocco in effervescenza per la pace e la nonviolenza

Il 4 ottobre scorso Rabat, capitale del Marocco, si è trasformata in una piattaforma di lancio della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. Durante questa eccezionale giornata la città intera ha visto sfilare abitanti, associazioni, artisti e politici che hanno manifestato pubblicamente il loro impegno per un mondo senza guerre e senza violenza.

Buon compleanno Gandhi! a Brussel

Brussel, capitale dell’Europa, è soprattutto conosciuta come la culla di numerose decisioni di portata internazionale, e provoca tutti i giorni forti clamori di protesta. Brussel ha ugualmente una sua statua di Gandhi, e anche l’occasione di un altro tipo di clamore internazionale, quello della pace e della nonviolenza.

L’universo nonviolento di Roma celebra la partenza della Marcia Mondiale.

Il 2 Ottobre (anniversario della nascita di Gandhi, la “città dell’altra economia” di Roma è stata il teatro di una giornata densa di iniziative, in occasione della ricorrenza della “Giornata internazionale della nonviolenza”.
Una data storica che ha coinciso quest’anno con la partenza da Wellington (Nuova Zelanda) della grande Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza.

Partenza della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza a Stoccolma

Casa della Cultura, ore 11,00: Conferenza stampa con la partecipazione di organizzazioni, cantanti e attori che hanno aderito alla marcia in Svezia. Nel pomeriggio musica, discorsi e un simbolo della nonviolenza umano all’interno del Parco Norrmalmstorg. Prima della fine dell’evento, tutti i presenti hanno urlato all’unisono tre parole: “mondo senza guerra”.

Il giorno in cui Mancha Verde e Gavioes da Fiel si sono unite per la pace mondiale

Ecco la storia del giorno in cui le tifoserie maggiormente rivali tra loro, quella del Corinthians e quella del Palmeiras, hanno partecipato insieme all’evento di lancio della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. Il giorno dopo, la squadra di Corinthians con alla testa il “magnifico” Ronaldo, è entrata nel campo con la bandiera della Marcia Mondiale.

Paraguay: 112 partite di scacchi simultanee per chiedere la pace

La Plaza de la Democracia ad Asunción, Paraguay, ha rappresentato il 2 ottobre lo scenario di un evento che ha combinato insieme arte, sport e divertimento, per commemorare l’inizio della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. Sono stati scelti gli scacchi perché “creano vincoli tra le persone”, hanno giocato infatti quasi 400 studenti paraguaiani.

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