Europa
“Chi aiuta rifugiati e migranti rischia il carcere”: la criminalizzazione della solidarietà in Europa
In un nuovo rapporto presentato il 3 marzo a Berna, Madrid, Parigi e Roma, abbiamo passato in rassegna i procedimenti giudiziari e le intimidazioni cui va incontro chi, in Europa, agisce solidalmente verso i rifugiati, i richiedenti asilo e i migranti, ad esempio fornendo vestiti caldi e ospitalità o effettuando salvataggi…
Il conflitto mediorientale e l’ipocrisia occidentale in profonda crisi di valori
Un conflitto, quello mediorientale, che dura ormai da decenni e che si trova di fronte a un bivio: trasformarsi da conflitto per procura a scontro diretto di guerra, il quale vedrebbe affrontarsi in prima linea e in modo aperto, non solo Arabia Saudita e Iran, ma anche i loro alleati occidentali, oppure, trovare una via di risoluzione in una progressiva de-escalation della tensione.
Il ruolo dell’Italia in caso di guerra
Intensi movimenti bellici e militari in questi giorni stanno interessando il nostro territorio, chiediamo che i nostri massimi organi istituzionali, riferendoci al Presidente della Repubblica, in quanto Capo delle Forze Armate, al Governo, in quanto organo decisionale e di delibera, e al Parlamento italiano, organo preposto alla discussione di temi di vitale importanza, si pronuncino urgentemente sul ruolo dell’Italia. Paese il nostro fondato sul totale ripudio della guerra, e che nel contesto attuale odierno, più che alleati, ci vede in parte complici in parte militarmente occupati da una Nazione terza che pare prepararsi a entrare in guerra, ciò in un conflitto armato diretto nei confronti di altri Stati.
In 20.000 per le strade di Roma, per dire no alla paura, no alla sporca guerra di Erdoğan in Siria del Nord
Ricordati gli enormi interessi economici che Italia e Europa intrattengono con Erdogan, pagato oltre 6 miliardi d’euro per respingere centinaia di migliaia di persone che scappano dalle guerre, armate con armi prodotte in occidente: guerre come quella che l’esercito turco ha mosso in queste settimane al popolo curdo in Rojava.