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Riccardo Noury

Riccardo Noury è dal 2003 il portavoce di Amnesty International Italia, organizzazione per la difesa dei diritti umani di cui fa parte dal 1980. Ha scritto “Non sopportiamo la tortura” (Rizzoli Libri Illustrati, 2001), “Poesie da Guantánamo” (2007), “La testa altrove” (Infinito Edizioni, 2020), “La stessa lotta, la stessa ragione” (People Pub, 2020) e “Molla chi boia. La lenta fine della pena di morte negli Usa” (Infinito Edizioni, 2022). È coautore di “Un errore capitale” (Edizioni Cultura della pace, 1998) e “Srebrenica. La giustizia negata” (Infinito Edizioni, 2015). Ha curato “I dimenticati. Coloro che non sono ripartiti dopo la pandemia” (Infinito Edizioni, 2020) e “Le donne di Minsk” (Infinito Edizioni, 2021). Dal 2003 è responsabile dell'edizione italiana del Rapporto annuale di Amnesty International. Scrive, attraverso i suoi blog, su Corriere della Sera, Fatto quotidiano, Focus on Africa, Articolo 21 e Pressenza. Collabora col quotidiano "Domani".

Pakistan, assolto cristiano condannato a morte per blasfemia

Sawan Masih, un pachistano di religione cristiana di Lahore, è stato assolto il 7 ottobre dal “reato” di blasfemia per il quale nel 2014 era stato condannato a morte. All’origine della condanna era stata una conversazione privata con un amico…

Spagna, assolta dopo due anni e mezzo l’attivista catalana Tamara Carrasco

Il 6 ottobre, dopo due anni e mezzo, un tribunale di Barcellona ha assolto dall’accusa di “incitamento a disordini pubblici” Tamara Carrasco, attivista dei Comitati di difesa della Repubblica, i gruppi della società civile catalana creati dagli attivisti indipendentisti nel…

Il Kazakistan ha abolito ufficialmente la pena di morte

Con la firma del Secondo protocollo aggiuntivo al Patto internazionale sui diritti civili e politici da parte del suo rappresentante permanente presso le Nazioni Unite, il 24 settembre il Kazakistan ha ufficialmente abolito la pena di morte. L’ultima condanna a…

Singapore, sospesa all’ultimo minuto un’impiccagione

Grazie a una decisione giudiziaria dell’ultimo minuto, cui hanno contribuito anche gli appelli di Amnesty International e le proteste delle associazioni locali per i diritti umani, l’impiccagione del cittadino singaporeano Syed Suhail Bin Syed Zin, prevista all’alba del 18 settembre,…

El Salvador, dopo 30 anni ex colonnello condannato per l’assassinio di sei gesuiti

L’11 settembre l’ex colonnello ed ex viceministro della Difesa di El Salvador Inocente Montano è stato condannato dal tribunale di Madrid a 133 anni, quattro mesi e cinque giorni di prigione per l’assassinio di sei sacerdoti gesuiti avvenuto nel 1989.…

Mississippi, Usa: la pubblica accusa si arrende e riconosce l’innocenza di un condannato a morte

La pubblica accusa di Winona, nel Mississippi, si è arresa. Dopo 23 anni dal primo processo e altri cinque, frutto di ricorsi, segnati da pregiudizio razziale e comportamento scorretto della pubblica accusa, il 4 settembre la vicenda giudiziaria dell’afroamericano Curtis…

Danimarca, pronta la modifica al codice penale: il sesso senza consenso sarà stupro

A seguito di un’intesa tra le forze di maggioranza e i partiti di opposizione, il 2 settembre il governo danese ha annunciato che sarà presentato un decreto che riconoscerà per legge che il sesso senza consenso è stupro. Ci sono…

Venezuela, indulto per 110 detenuti: ci sono anche prigionieri di coscienza

Il 31 agosto il presidente venezuelano Nicolás Maduro ha annunciato un decreto d’indulto per 110 detenuti con procedimenti in corso o che stanno scontando condanne. Tra coloro che beneficeranno del provvedimento vi sono alcuni prigionieri di coscienza di cui Amnesty…

Qatar, due piccoli passi avanti nella tutela dei diritti dei lavoratori migranti

Il 30 agosto le autorità del Qatar hanno emanato due provvedimenti, annunciati sin dall’ottobre 2019, destinati – se applicati integralmente – a migliorare la tutela dei diritti e le condizioni di vita dei lavoratori migranti, presenti massicciamente nell’emirato del Golfo.…

Tre minorenni condannati a morte in Arabia Saudita: la Procura ordina la revisione dei loro casi

Rischiavano di non essere compresi, data la gravità dei reati loro attribuiti (e mai commessi), nel decreto emanato ad aprile da re Salman, in base al quale la pena di morte non sarebbe stata più applicata nei confronti dei rei…

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