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Rete Italiana Pace e Disarmo

La Rete Italiana Pace e Disarmo nasce il 21 settembre 2020 dalla unificazione di due organismi storici del movimento pacifista e disarmista italiano: la Rete della Pace (fondata nel 2014) e la Rete Italiana Disarmo (fondata nel 2004). Entrambe le reti hanno potuto contare fin dalla loro fondazione sul sostegno di decine di associazioni, organizzazioni, sindacati, movimenti della società civile italiana. Lo scopo è quello di creare insieme la pace a partire dall’unione delle nostre forze, degli obiettivi comuni, per rafforzare e far crescere il lavoro collettivo per la pace ed il disarmo.

Europe for Peace: “Fermare le armi in Ucraina e dare spazio al negoziato con una conferenza internazionale di Pace”

Lanciata una mobilitazione nazionale diffusa per sabato 23 luglio Continua l’impegno delle organizzazioni della società civile italiana per chiedere il cessate il fuoco e l’inizio di un percorso di pacificazione in Ucraina. Dopo le manifestazioni, le carovane di pace, le…

A Vienna i Paesi membri del Trattato TPAN approvano un piano di azione contro le rinnovate minacce nucleari

Adottata la Dichiarazione di Vienna: “Non ci fermeremo finché l’ultimo Stato non avrà aderito al Trattato, l’ultima testata non sarà stata smantellata e distrutta e le armi nucleari non saranno totalmente eliminate dalla Terra” Nella giornata di ieri, dopo tre…

Solo l’Italia tra i Paesi UE con testate NATO non parteciperà alla Conferenza di Vienna sul Trattato contro le armi nucleari

“Italia Ripensaci” lancia un ultimo appello, intanto oggi arriva l’onorevole Boldrini Dopo le ultime conferme da parte dei Governi alleati ormai è ufficiale: l’Italia sarà l’unica dei quattro paesi dell’Unione Europea che ospita testate nucleari NATO sul proprio territorio a non…

Anche Senzatomica e Rete Italiana Pace e Disarmo alla Settimana per il disarmo nucleare di Vienna!

Anche Senzatomica e Rete Italiana Pace e Disarmo – partner italiani di ICAN, la campagna internazionale per la proibizione delle armi nucleari vincitrice del premio Nobel nel 2017 – saranno a Vienna dal 18 al 23 giugno per partecipare alla Nuclear Ban Week, la Settimana internazionale di eventi e…

“Un’altra difesa è possibile” chiede un’audizione alla Commissione Difesa: servono strumenti nonviolenti

In occasione del 2 giugno, Festa della Repubblica, la Campagna “Un’altra difesa è possibile” promossa da cinque Reti della società civile italiana (Rete Italiana Pace e Disarmo, Tavolo interventi civili di pace, Conferenza nazionale degli Enti di Servizio Civile, Forum Nazionale Servizio Civile, Campagna…

Armi nucleari, in Commissione Esteri alla Camera passa Risoluzione per il disarmo globale

Senzatomica e Rete Pace Disarmo: “Passo positivo, ora l’Italia partecipi alla Conferenza di Vienna”. “Siamo soddisfatti di questo storico risultato a favore dell’impegno dell’Italia per il disarmo nucleare”. Senzatomica e Rete italiana Pace e Disarmo esprimono soddisfazione per il voto…

L’UE a un bivio: scegliere la pace o militarizzare?

Traendo spunto dalla celebrazione della Giornata dell’Europa, la Campagna globale sulle spese militari GCOMS e la Rete europea contro il commercio di armi ENAAT (organizzazioni di cui Rete Italiana Pace e Disarmo è parte) chiedono all’UE di tornare al suo obiettivo iniziale:…

L’aumento delle spese militari porta solo insicurezza: cambiamo direzione e investiamo nella Pace

Aumentano ancora le spese militari mondiali (oltre 2.100 miliardi in un anno: record storico) mentre il mondo avrebbe bisogno di investimenti sociali, di lotta alle disuguaglianze, per la salvaguardia dell’ambiente e la lotta al cambiamento climatico. Sbilanciamoci e Rete Italiana…

25 aprile 2022: Liberazione e disarmo, Resistenza e Nonviolenza

Abbiamo conosciuto e ascoltato chi ha fatto la Resistenza, partigiani, sfollati, deportati che ne sono usciti feriti nel corpo e nell’anima per tutto il resto della loro esistenza, ma comunque vivi. Abbiamo poi conosciuto e ascoltato in anni recenti altre…

Armi all’Ucraina, Mil€x: all’Italia costerà 187,5 milioni di euro

L’Unione europea ha annunciato l’aumento delle forniture militari all’Ucraina: da un miliardo a un miliardo e mezzo. Ma chi paga per queste armi? Le spese di questa operazione euro-atlantica sostenute da ogni Stato membro (ad eccezione di Austria, Irlanda e…

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