Redacción Madrid
4M. Terzo sgomberto alla Puerta del Sol
Puerta del Sol, 4.30 della mattina. Dopo un’assemblea generale di 2.000 persone circa, alcune centinaia si fermano nella piazza. Stanno discutendo su cosa fare, come andare avanti con il movimento. L’atmosfera è tranquilla e serena. Per la polizia non è così. Le strade limitrofe sono piene di camionette e alle 4.30 circa comincia lo sgombero.
Madrid: due presunti infiltrati la causa di un nuovo sgombero alla Puerta del Sol
Una strana lite, causata da due presunti infiltrati, provoca l’intervento di 34 mezzi che entrano a Sol e sgomberano l’assemblea permanente del movimento 15M. In quel momento si decideva se rimanere o lasciare la piazza per tornare qualche ora dopo, come previsto dal programma. Di seguito il racconto dei compagni dell’emittente Agora Sol Radio che hanno assistito alla scena.
E’ cominciata la quattro giorni di Sol
Più di 100.000 persone secondo i partecipanti – 35.000 secondo il Ministero dell’Interno- sono tornati ad occupare le strade di Madrid e la Puerta del Sol. Per tutto il pomeriggio di Sabato migliaia di persone sono arrivate a Sol con quattro cortei che, per tutto la giornata, hanno percorso villaggi e quartieri di Madrid e dintorni.
Tagli? Sì, ai militari
Martedì 17 aprile, nella piazza Puerta del Sol (Madrid), si svolgeranno, dalle 19, una serie di eventi per la Giornata di Azione Globale contro le spese militari. Con diverse performance e conferenze, gli organizzatori intendono mostrare alla cittadinanza come “le spese militare si stanno “mangiando” il bilancio per le politiche sociali”.
Giornata internazionale contro l’utilizzo dei bambini soldato
Nel 2010 sono stati liberati più di 11.000 bambine bambini soldato. Per continuare su questa linea Alboan, Amnesty Internacional, Entreculturas, Fundación El Compromiso e Save the Children considerano imprescindibile sviluppare programmi internazionali di riabilitazione che facilitino la reintegrazione e le opportunità di educazione e impiego adeguati.
Celebrato a Madrid il Capodanno cinese.
Con una grande sfilata che ha percorso i punti emblematici della città, seguita poi da un festival, si è celebrato a Madrid il Nuovo Anno Cinese. Sono quasi 100.000 i membri della comunità cinese nel nostro Paese, di cui 40.000 risiedono a Madrid. Evidente l’importanza di questa comunità, sia per il percorso della sfilata e per la presenza istituzionale.
Aminatou deve vivere e deve tornare a casa
L’organizzazione Convergenza delle Culture sta portando avanti una campagna internazionale di solidarietà con Aminatou Haidar, cittadina saharawi in sciopero della fame per difendere i diritti del suo paese. In questa campagna si chiede alle autorità competenti il rispetto delle risoluzioni dell’ONU e dei diritti umani.
Il Partito Umanista chiede al Marocco di autorizzare il ritorno di Aminatou Haidar.
Aminatou Haidar, attivista per la difesa dei Diritti Umani del popolo sahraui, è stata espulsa dal Marocco e mandata in Spagna. Il Partito Umanista chiede il ritorno di Haidar nella sua terra e tutte le garanzie necessarie per l’esercizio dei suoi diritti e il compimento delle risoluzioni dell’ONU per il Sahara Occidentale ed afferma che la nonviolenza è l’unica via d’uscita.
Umanisti a Malaga cambiano per alcune ore i nomi delle strade
Attivisti umanisti cambiano a Malaga il nome di alcune strade di militari della guerra civile spagnola. I nomi scelti per la temporanea “sostituzione” sono quelli di figure chiave della nonviolenza come Mahatma Gandhi, Aung San Suu Kyi o la generica “Via della Nonviolenza”. Quest’azione ha preceduto e preparato l’arrivo della Marcia Mondiale a Malaga.