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Re: Common

L’associazione Re:Common ha raccolto il testimone dalla Campagna per la riforma della Banca mondiale (CRBM), rinnovando il suo impegno a sottrarre al mercato e alle istituzioni finanziarie private e pubbliche, come Banca mondiale e Banca europea per gli investimenti, il controllo delle risorse naturali, restituendone l’accesso e la gestione diretta ai cittadini tramite politiche di partecipazione attiva. Politiche che devono facilitare la nascita di nuovi meccanismi per il finanziamento pubblico dei beni comuni a livello nazionale e globale. Lo strumento utilizzato per raggiungere questi obiettivi così fondamentali per il futuro del Pianeta è quello delle campagne pubbliche contro la finanziarizzazione della natura e per una gestione democratica dei beni comuni, che Re:Common promuove in maniera diretta e a cui partecipa sostenendo l’attività dei movimenti sociali in Italia e nel resto del mondo. www.recommon.org

L’ENEL dice basta al carbone insanguinato dalla Colombia

Questo pomeriggio, durante l’assemblea annuale degli azionisti, l’amministratore delegato dell’Enel Francesco Starace ha comunicato che l’utility energetica italiana non importerà più il carbone dalla Colombia. Come evidenziato nella pubblicazione “Profondo Nero” (http://www.recommon.org/profondo-nero/) e nel video “La Via del Carbone” (http://www.recommon.org/la-via-del-carbone/), pubblicati da Re:Common nell’aprile del 2016 e da vari rapporti della Ong…

L’Alleato Azero. Come smascherare il Potere in punta di matita

Esce oggi, 25 novembre, in tutte le librerie e fumetterie italiane il graphic novel “L’Alleato Azero. Gas e petrolio contro i diritti umani” scritto da Re:Common e disegnato da Claudia Giuliani. Pubblicato per Round Robin Editrice nella collana “bolina”, racconta…

Europa a tutto gas, ma serve davvero?

In concomitanza con l’Energy Council dell’Unione europea, Re:Common, insieme a Platform e alla rete CEE Bankwatch, lancia il suo rapporto “La trappola del gas”, in cui evidenzia come la nuova strategia della Commissione, fortemente improntata sull’export di gas, non solo…

Il governo cileno cancella le dighe in Patagonia

Re:Common accoglie con grande soddisfazione la decisione del governo cileno di rigettare la valutazione d’impatto ambientale relativa alle cinque grandi dighe che sarebbero dovute sorgere sui fiumi della patagoni Pascua e Baker. Il progetto del consorzio Hidroaysen, guidato con una…

Re:Common spiega tutti i rischi del biodiversity offsetting

copertina della pubblicazione Licenza di distruggere – Re:Common 2014   Re:Common lancia oggi la sua nuova pubblicazione “Licenza di distruggere”, a ridosso dell’inizio della conferenza internazionale sul tema del biodiversity offsetting, ovvero i progetti di compensazione per la biodiversità, in…

Re:Common pubblica i dati sulla mega diga in Colombia

foto PeaceLink “El Quimbo, la diga che i colombiani non vogliono” è la nuova pubblicazione che Re:Common lancia oggi, in concomitanza con l’assemblea degli azionisti dell’Enel. Il contestato impianto idroelettrico, infatti, è in fase di realizzazione nella regione dell’Huila per…

Senegal: Land grabbing, il direttore della Senhuile arrestato

foto da: actionaid.it Benjamin Dummai, il direttore generale della Senhuile SA, consorzio agro-alimentare italo-senegalese che ha occupato in maniera illegittima 20mila ettari di terra nel nord del Senegal, dopo essere stato licenziato dal consiglio di amministrazione della società, la settimana scorsa…

L’altra faccia di ENEL

#GUARDIAMO AVANTI? L’ALTRA FACCIA DI ENEL Dal vivo e in streaming, video e testimonianze dai territori 22 maggio 2014 – Teatro Valle Occupato – Roma   Re:Common e A Sud, in collaborazione con la Rete Stop Enel e il teatro…

Landgrabbing italiano in Senegal

foto da: www.recommon.org/ Una delegazione composta da rappresentanti dei villaggi del nord-est del Senegal e da Ong sta visitando vari paesi europei per chiedere la cancellazione di un progetto di accaparramento delle terre che mette a rischio l’esistenza e i…

Presentato memorandum sul Passante di Mestre

Il comitato Opzione Zero, Re:Common e la rete europea Counter Balance hanno presentato un dettagliato memorandum all’Olaf, l’organo ispettivo dell’Unione europea, chiedendo che indaghi sul prestito di 350 milioni di euro erogato dalla Banca europea per gli investimenti (BEI), tramite…

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