Pressenza IPA
La Marcia Mondiale attraversa i Balcani e punta verso la sede dell’ONU. Istanbul – Ginevra
A Istanbul una grandiosa manifestazione lungo le strade della città ha celebrato l’arrivo della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza nei Balcani. Il team dei marciatori percorrerà tutta l’Europa sud orientale fino alla sede dell’ONU a Ginevra passando per Salonicco, Skopje, Pristina, Belgrado, Sarajevo, Zagabria, Lubjana, Trieste e Vicenza.
La Marcia Mondiale vince il Premio all’Efficacia nelle JOSC 2009
I lavoratori umanisti dell’associazione COHUB (Circolo dei lavoratori umanisti) del Benin hanno partecipato il 19, 20 e 21 ottobre nelle JOSC 2009 (Giornate delle Organizzazioni della Società Civile), e hanno ricevuto il “Premio all’Efficacia” per la loro presentazione e per l’azione realizzata nel contesto della Marcia Mondiale per la Pace e la Non Violenza.
Pérez Esquivel: “Pensavamo che le dittature fossero superate e invece nella realtà non è così”
Adolfo Pérez Esquivel, Premio Nobel per la Pace 1980, si è mostrato sorpreso per il riconoscimento concesso a Barack Obama con il Nobel per la Pace 2009. Dialogando durante il programma radiofonico “Comunicación Directa” di FM della Azotea di Mar del Plata (Argentina) ha parlato anche della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza e sul colpo di stato in Honduras.
Argentina: il municipio di Moreno si muove a favore della nonviolenza
Con l’Intendente di Moreno sono ormai più di una decina i municipi in Argentina che sostengono la Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza. L’intendente Arregui ha chiamato a lavorare “molto forte nella lotta contro la violenza e per la pace in tutto il mondo”, nel suo messaggio di adesione dato nel Parco di Studio e Riflessione La Reja a Moreno (Buenos Aires).
I marciatori intervengono pacificamente a favore di alcuni manifestanti a Yongsan, in Corea del Sud.
Durante una manifestazione per la morte di cinque persone, a seguito di un incidente con la polizia sul cui sfondo grava l’ombra della speculazione edilizia, i marciatori intervengono in favore dei parenti delle vittime che erano stati circondati dalla polizia. Gli abbracci che il gruppo rivolge loro e le parole che un monaco zen scambia con la polizia risolvono la situazione.
Settimana del disarmo dal 24 al 30 Ottobre
L’ONU organizza annualmente la Settimana del disarmo in occasione dell’anniversario della sua fondazione con l’obiettivo di sensibilizzare gli stati membri sul pericolo della corsa armamentista e diffondere tra i cittadini una maggiore consapevolezza sull’urgenza del disarmo. Si esortano i Paesi a destinare le risorse economiche investite per le armi a favore dello sviluppo.
La Darsena di Devonport: niente deposito nucleare, niente scorie nucleari
La CND accoglie con favore la decisione di alcuni politici di Plymouth di opporsi ai piani per una fabbrica di scorie nucleari in centro città. In preparazione di un’importante marcia di protesta prevista per sabato 31 ottobre, Kate Hudson, presidente della Campagna per il disarmo nucleare, ha accolto con favore la decisione del leader del Consiglio di Plymouth.
A Hiroshima 1000 candele contro il nucleare
La messa al bando delle armi nucleari è stata richiesta simbolicamente con 1000 candele che sono state accese durante l’evento “NO NUKES 2020” (No al Nucleare entro il 2020) organizzato dalla Fondazione per la Pace e la Cultura di Hiroshima. Alla manifestazione ha partecipato anche l’equipe base della Marcia Mondiale per la Pace e la Nonviolenza
Dialogo tra palestinesi e israeliani a Wallaje (Palestina)
Grazie all’opera di mediazione di Luisa Morgantini alcune associazioni popolari palestinesi che si erano opposte all’evento di celebrazione della Marcia a Wallaje, in territorio palestinese, al quale erano invitati esponenti israeliani, hanno aperto il dialogo e le proprie case alla delegazione della Marcia riconoscendone il ruolo di ambasciatrice di pace.
Cosa c’è dietro quello che compriamo?
Secondo l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni, oggi circa 12 milioni di persone sono vittime della società dei consumi. Una nuova campagna “Compra responsabile” vuole far prendere coscienza sull’origine oscura di molti prodotti, per l’eliminazione della domanda di quei manufatti ottenuti con lo sfruttamento e la tratta.