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Prensa Latina

Libia sotto assedio militare e mediatico dell’Occidente

Forze leali a Muamar El Gheddafi hanno combattuto oggi in distinti fronti contro ribelli armati appoggiati dai bombardamenti aerei della NATO, mentre il Governo ha smentito le notizie di diserzioni dei funzionari e dei familiari del leader libico. Seguaci di Gheddafi hanno detto di controllare zone strategiche nelle Montagne Occidentali.

Haiti: clima di tensione dopo i risultati elettorali preliminari

Il clima di tensione e le accuse di frode aumentano in Haiti, dopo l’annuncio dei risultati elettorali preliminari, che conferiscono la vittoria presidenziale al cantante Michel Martelly. Secondo il CEP il rappresentante del partito Risposta Contadina ha raggiunto il 67,57% dei voti validi, contro il 31,74% della sua avversaria del Gruppo dei Democratici Nazionali Progressivi.

Tribù libiche partecipano a marcia di riconciliazione verso Bengasi

Membri delle maggiori tribù della Libia si unirono alla “Marcia Verde” intrapresa dalla capitale verso Bengasi per cittadini che promuovono la riconciliazione tra il Governo ed i ribelli. Bandiere verdi, rami di olivo e consegne sull’unità di questo paese, distinguono la mobilitazione dei civili che andranno verso la seconda città trasformata ora in capitale dagli oppositori.

Mubarak rinuncia e cede il potere alla cupola militare

Il presidente dell’Egitto, Hosni Mubarak, ha rinunciato oggi alla carica dopo quasi trenta anni di governo e diciotto giorni di presione sociale sostenuta continuamente nelle diverse cittá di tutto il paese, ed ha ceduto il potere al Consiglio Supremo delle Forze Armate (CSFA), come ha informato la televisione statale.

Egiziani protestano con messaggi chiari, al margine delle cifre

Un miscuglio di ira e festa ha caratterizzato le marcie in Egitto, esigendo la rinuncia di Mubarak a chi i manifestanti rimproverarono le politiche domestiche ed la vergognosa sottomissione a Israele. Con indipendenza dalle cifre che divergono tra i dati dalla polizia (200.000 persone) e degli organizzatori (2 milioni), la dimostrazione ha superato quelle degli ultimi 8 giorni

Manifestazioni sfidano il coprifuoco in Egitto

I confronti tra manifestanti e la polizia continuano in varie città egiziane, nonostante dalle 18:00 rimanesse stabilito il coprifuoco in tutto il paese, vigente fino alle 07:00. Gli scontri si sono svolti essenzialmente a Il Cairo, Alessandria e Suez.
Nel corso delle dimostrazioni i manifestanti incendiarono la sede principale del Partito Nazionale Democratico (PND).

Incolpato ex dittatore Duvalier per furto e corruzione

L’ex dittatore haitiano Jean Claude Duvalier è stato incolpato per delitti di corruzione, furto ed appropriazione indebita di fondi pubblici tra il 1971 ed il 1986, ha annunciato la Procura generale. Come ha anticipato a mezzi di stampa Aristidas Auguste, pubblico ministero di Porto Principe, l’imputazione si è già consegnata ad un giudice istruttivo.

Handicap, il figlio dimenticato della povertà

Più di 600 milioni di persone – circa il 10% della popolazione – vivono con alcun tipo d’handicap fisico, intellettuale o mentale, secondo i dati dell’Organizzazione Mondiale della Salute (OMS). L’80% degli handicappati vive nei paesi piú poveri. La maggior parte non hanno accesso ai servizi primari della sanità e dell’educazione ne ai programmi di riabilitazione.

La Francia cerca di sedare le critiche sulla questione immigrati

Il governo francese ha cercato di disinnescare le critiche sulla questione degli immigrati e in particolare dei Rom, ospitando un incontro informale con i ministri dell’UE e del Canada.
Anche se il forum si prefigge equiparare la situazione francese a quella degli altri paesi, le manifestazioni contro l’atteggiamento di Parigi, delle espulsioni dei gitani, aumentano.

La Francia analizza con la Romania la questione rom.

Il governo francese ha affrontato la questione dei rom nel loro territorio, con i funzionari provenienti dalla Romania, nel tentativo di una maggiore coerenza nel trattamento degli immigrati – nel bel mezzo di forti critiche. Dopo una riunione del primo ministro Fillon, con alcuni membri chiave del governo, l’amministrazione ha ricevuto i ministri rumeni Fatuloiu e Mocanu.

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