Luis Ammann
Libia, storia recente
Da qualche giorno la notizia più battuta riguarda la morte di Gheddafi, leader di una rivoluzione che ha trasformato la Libia. Il 1 Settembre del 1969 Gheddafi prese il potere rovesciando una monarchia che aveva dato concessione dell’estrazione petrolifera – straordinaria e preziosa risorsa – ad una compagnia statunitense, la Esso, mentre il suo popolo viveva in miseria.
Nei panni dell’Altro
La carovana “passo dopo passo verso la pace” ha iniziato domenica il lungo cammino che dal Guatemala segue il tragitto degli immigranti del Centro America. Gli attivisti di diversi paesi si sono mobilitati in segno di rispetto e allo scopo di sensibilizzare contro i sequestri e le uccisioni subite nel tentativo di raggiungere la mecca del capitalismo.
Solidarietà con il popolo libico
Un numero importante di personalità argentine ha reso pubblico un appello alla solidarietà internazionale nei confronti del popolo libico che subisce la costante aggressione da parte delle forze militari dell’ONU, Organizzazione delle Nazioni Unite. E’ firmato, tra gli altri, da professori, operai, avvocati, giornalisti, deputati, ricercatori, intellettuali ecc.
La morte di Osama Bin Laden
Luis Amman propone un’analisi della copertura giornalistica, delle similitudini con gli annunci di Bush durante l’invasione in Iraq e del panorama politico internazionale.
“Curiosamente, il credito che viene dato alle parole di Obama da parte dei suoi detrattori ha a che vedere con l’enorme rischio che correrebbe nel caso non dicesse la verità”, afferma Amman.
Una sentenza condanna il genocidio Armeno
In una sentenza che può essere considerata storica il giudice federale argentino Norberto Oyarbide ha condannato il “genocidio” del popolo armeno tra il 1915 e il 1923 da parte dello Stato Turco a seguito della denuncia presentata nel 2000 dal notaio Gregorio Hairabedian che sosteneva l’assassinio di 50 familiari vittime dell’ “olocausto armeno”.
Il ritorno alla politica coloniale
L’uso della forza come mezzo per risolvere i conflitti è l’unico modo che conosce il governo del Presidente francese Nicolas Sarkozy? A giudicare dalla sua attiva partecipazione, prima in Libia e adesso nel paese africano della Costa d’Avorio sembra che, quanto meno, sia il più conveniente per frenare l’avanzata della destra nel suo paese.