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Guido Viale

Guido Viale è nato a Tokyo nel 1943 e vive a Milano. Ha partecipato al movimento degli studenti del ‘68 a Torino e militato nel gruppo Lotta Continua fino al 1976. Si è laureato in filosofia all’università di Torino. Ha lavorato come insegnante, precettore, traduttore, giornalista, ricercatore e consulente. Ha svolto studi e ricerche economiche con diverse società e lavorato a progetti di cooperazione in Asia, Africa, Medioriente e America Latina. Ha fatto parte del comitato tecnico scientifico dell’ANPA (oggi ISPRA). Tra le sue pubblicazioni: Un mondo usa e getta, Tutti in taxi, A casa, Governare i rifiuti, Vita e morte dell’automobile, Virtù che cambiano il mondo. Con le edizioni NdA Press di Rimini ha pubblicato: Prove di un mondo diverso, La conversione ecologica, Si può fare e Rifondare l’Europa insieme a profughi e migranti. Con Interno4 edizioni ha pubblicato nel 2017, Slessico Familiare, parole usurate prospettive aperte, un repertorio per i tempi a venire. Sempre con Interno4 Edizioni nel 2018 ha pubblicato l’edizione definitiva e aggiornata del suo importante libro sul ‘68.

Confini, ostacolo alla ricostruzione di una vera convivenza

Secondo un affidabile sondaggio dell’Arab Barometer for Foregn Affairs realizzato il giorno prima dell’atroce e oscena strage perpetrata da Hamas il 7 ottobre, quasi tre quarti dei palestinesi erano favorevoli a un accordo con Israele – dunque, in qualche modo,…

Israele e Palestina: due Stati, uno, o nessuno?

Non è vero che Israele è l’unica democrazia del Medio Oriente. Lo è solo nel suo ordinamento giuridico, che prevede un Parlamento elettivo e un governo eletto dal Parlamento, ma di fatto è una repubblica razzista (“Stato ebraico”, cioè degli…

Crisi climatica e ambientale, dallo sviluppo alla cura

L’orizzonte teorico e pratico entro il quale collocare sia le analisi e le prospettive della nostra epoca che il nostro agire è dato dalla crisi climatica e ambientale. Non la si può eludere né mettere in secondo piano, pena il…

Riprendiamoci la città

E’ sbagliato prospettare la transizione ecologica come mera sostituzione di fonti di energia rinnovabile a quelle fossili perché le cose possano continuare a svolgersi come prima. Ci sono molti altri fattori che incidono sul riscaldamento globale e che incideranno sull’organizzazione…

Fare i conti con il clima

Il “pieno accordo” tra Giorgia Meloni e Joe Biden non desta stupore: il sostegno incondizionato alla guerra in Ucraina non lascia spazio a divergenze di  sorta. In più Giorgia si è iscritta anche alla guerra – per ora solo “commerciale”…

Negazionismo climatico, un crimine contro l’umanità

La “resa dei conti” con il clima è ormai in pieno corso su tutto il pianeta. La documentano dati incontestabili, la lettura che da anni ne fanno gli scienziati dell’IPCC e soprattutto l’accelerazione dei fenomeni connessi: scioglimento di ghiacciai, permafrost…

Guerra in Ucraina e danni collaterali

Dall’inizio della guerra con la Russia l’esercito ucraino ha sparato una media di 9.000 proiettili di cannone al giorno – quasi mezzo milione finora, tanto da aver esaurito le scorte degli Stati Uniti e di molti altri membri della Nato.…

Gkn, come promuovere la transizione nell’industria automobilistica?

L’8 e il 9 luglio, a due anni dal licenziamento via e-mail dei 500 lavoratori della Gkn di Campi Bisenzio, il collettivo di fabbrica, in rappresentanza degli operai che da due anni resistono alla loro condanna con un ricco programma…

Crisi climatica, negazionisti e nuove generazioni

I negazionisti di fatto sono quelli che riconoscono l’imminenza, la gravità e le dimensioni della crisi ecologica e ambientale (ormai sono la maggioranza, soprattutto tra le élite dirigenti e le forze al governo di tutto il mondo), ma che poi…

Ex-GKN, impianto a carbone di Civitavecchia, NoTav della Valsusa: tre esempi da seguire

Ex-GKN, poi QF, ora Fabbrica Socialmente Integrata Insorgiamo: quasi due anni fa oltre 400 lavoratori vengono licenziati da un giorno all’altro via e-mail. La multinazionale che anni fa ha rilevato la fabbrica intende delocalizzare gli impianti in Polonia. Gli operai…

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