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Francesco Cecchini

Roma 1946. Compie studi classici, possiede un diploma tecnico. Frequenta sociologia a Trento ed Urbanistica a Treviso. Non si laurea perché impegnato in militanza politica, prima nel Manifesto e poi in Lotta Continua. Nel 1978 abbandona la militanza e decide di lavorare e vivere all'estero, prima nella cantieristica, poi nella gestione di progetti, nella contrattualistica e nella ricerche di mercato di infrastrutture. Redige ricerche di mercato in Algeria, India, Nigeria, Argentina, Polonia e Marocco. Dal 2012 scrive. La sua esperienza di aver lavorato e vissuto in molti paesi e città del mondo (Aleppo, Baghdad, Lagos, Buenos Aires, Boston, Algeri, Santiago del Cile, Tangeri e Parigi) e' alla base di un progetto di scrittura. Una trilogia di romanzi ambientati rispettivamente a Bombay, Algeri e Lagos. L' oggetto della trilogia e' la violenza, il crimine e la difficoltà di vivere nelle metropoli. Ha pubblicato con Nuova Ipsa il suo primo romanzo, Rosso Bombay. Traduce dalle lingue che conosce, spagnolo, portoghese, francese ed inglese, più che altro come esercizio di scrittura. Collabora con le agenzie di notizie Pressenza, Tesfa News e con i siti La Storia, Le Storie e con la Casa del Popolo di Torre di Pordenone. Vive ora nel Nord Est.

El presidente de la paz

Marinella Correggia, giornalista e militante di prima linea per i diritti umani e contro la guerra, con questo saggio, El presidente de la paz, che ha vinto il premio TRISOL, Tricontinental de las relaciones internacionales y de la solidaridad, del…

Mosul: l’intervento italiano e i rischi delle grandi dighe

  Il 12 marzo in tutta Italia si manifesterà contro la guerra e per l’uscita dalla NATO. L’opposizione all’invio di militari ed armi alla diga Mosul va inclusa nelle ragioni della mobilitazione.   Conosco la problematica tecnica della Diga di…

Milagro Sala, appello al Papa in vista dell’incontro con Macri

A Sua Santità, Papa Francesco, Jorge Mario Bergoglio, Il prossimo 27 di febbraio Lei  incontrerà il nuovo Presidente dell’Argentina, Mauricio Macri, nell’ambito delle relazioni che tradizionalmente  legano il  Vaticano all’Argentina. Disgraziatamente le notizie sul “nuovo corso” intrapreso dal nuovo governo…

Ken Saro-Wiva vive e lotta

“Accuso la Shell di razzismo, perché quello che fa in Nigeria e nella terra Ogoni non lo farebbe in altre parti del mondo” Ken Saro-Wiwa  Il Delta del Niger è una vasta regione della Nigeria, dove la terra continua ad…

NO alla riforma della Costituzione

  Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra costituzione, andate nelle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la…

10 Febbraio: difficile ricordare tutta la storia del confine orientale

Con riferimento all’ articolo apparso ieri su Pressenza: www.pressenza.com/it/2016/02/10–febbraio/ nel quale si informava del Convegno storico 11 ANNI DI GIORNO DEL RICORDO, con la partecipazione degli storici Alessandra Kersevan, Claudia Cernigoj, Sandi Volk, Piero Purini, Mario Barone e Mario Puppini,…

10 Febbraio: ricordo di tutta la storia del confine orientale

1947                                                                                                                                  di Sergio Endrigo Da quella volta non l’ho rivista più, cosa sarà della mia città. Ho visto il mondo e mi domando se sarei lo stesso se fossi ancora là. Non so perché stasera penso a te, strada…

Massacro di Curuguaty: processo o annullamento

“Scrivere non significa trasformare il reale in parola, ma far sì che la parola diventi reale.” Augusto Roa Bastos, scrittore paraguaiano, che chiamò il suo paese una isola circondata da terra. Il processo ai campesinos, accusati ingiustamente del massacro di…

27 Gennaio: in memoria di tutti i genocidi

“Se comprendere è impossibile, conoscere è necessario.”                                     Primo Levi, in appendice a un’edizione di Questo è un uomo. “Il genocidio è un…

Camilo Torres per la pace in Colombia

Camilo Torres Restrepo scelse, negli anni ’60 del secolo scorso, la lotta armata e diede la vita per liberare il popolo colombiano dall’oligarchia e dallo sfruttamento, ora Camilo ritorna per la pace. Poco tempo fa l’ELN (Ejército de Liberación Nacional),…

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