Democracy Now!
Il Ministro degli Esteri di Israele: Nessuno Stato Palestinese entro il 2012
Il primo ministro israeliano ha accantonato l’idea di uno Stato palestinese almeno per i prossimi due anni, fino al 2012 nella zona di Israele e nei Territori occupati. Avigdor Lieberman ha rilasciato il commento ai reporter a Gerusalemme.
Il Primo Ministro israeliano Netanyahu è atteso a Washington la prossima settimana per dei negoziati con il Presidente Obama.
Si sono svolti i funerali degli attivisti congolesi che si battevano a favore dei diritti umani
Sabato a Kinshasa, in Congo, centinaia di persone hanno pianto per i funerali di Floribert Chebeya, uno dei principali attivisti congolesi per i diritti umani. Chebeya è stato rinvenuto morto nella sua macchina due settimane fa dopo essere stato chiamato a comparire davanti al capo della polizia locale. I sostenitori di Chebeya hanno richiesto un’indagine indipendente.
Israele dice “NO” alle indagini internazionali
Le forze armate israeliane hanno reso noto che condurranno loro stesse delle indagini sul raid a Gaza della scorsa settimana, nei confronti della Flotilla, in cui sono rimasti uccisi nove passeggeri turchi. Lunedì, il Segretario degli Esteri inglese William Hague ha affermato che nella commissione d’inchiesta dovrà esserci un rappresentante internazionale.
L’Autorità palestinese rifiuta i negoziati con Israele sui territori occupati
In Israele e nei Territori Occupati, l’Autorità Palestinese si è ritirata dai negoziati informali a causa di un allargamento degli insediamenti, recentemente annunciato, nella Gerusalemme est. Israele ha annunciato questa settimana di aver autorizzato i piani di costruzione per 1.600 abitazioni nuove nell’insediamento di Ramat Shlomo.
I Paesi del G7 si impegnano a condonare il debito di Haiti
A causa del devastante terremoto, i ministri delle finanze dei paesi industrializzati del G7 si sono impegnati a condonare approssimativamente 1,2 mila milioni di dollari del debito di Haiti. Il Ministro delle Finanze canadese, Jim Flaherty, lo ha annunciato nella riunione del G7 nella località artica canadese di Iqaluit.
Gli scienziati: il cambiamento climatico “si sta producendo ad un ritmo più accelerato del previsto”
Un gruppo di famosi scienziati avverte che il riscaldamento globale sta avanzando più velocemente del previsto. In un nuovo studio, 26 esperti affermano che il livello del mare potrebbe salire di 2 metri entro il 2100. Sostengono che “il cambiamento climatico si sta producendo ad un ritmo più accelerato del previsto”.
Zelaya invita a una protesta nazionale pacifica di 24 ore
Zelaya è rimasto nell’Ambasciata del Brasile da quando audacemente è tornato in Honduras. I golpisti hanno dato al Brasile un termine di dieci giorni. Il Brasile ha rifiutato l’ultimatum e dice che Zelaya resterà nella sua sede diplomatica il tempo necessario. Il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha approvato una risoluzione condannando l’assedio all’Ambasciata del Brasile.
Consiglio di Sicurezza dell’ONU approva misura contro la proliferazione nucleare
La misura redatta dagli USA raccomanda nuovi sforzi per un “mondo senza armi nucleari”. Ma voci critiche dicono che la stessa non contiene disposizioni obbligatorie che esigano agli stati con capacità nucleare passi concreti verso il disarmo. La risoluzione non chiede ai paesi nemmeno la cessazione della produzione di materiale destinato alle armi nucleari.
Obama invita i palestinesi e gli israeliani ad andare avanti abbandonando la condizione dell’espansione degli insediamenti
L’amministrazione Obama ha abbandonato la richiesta fatta a Israele di congelare l’espansione degli insediamenti prima della ripresa dei colloqui. Obama ha segnato il passaggio Martedì nell’incontro con il Primo Ministro israeliano Benjamin Netanyahu e il presidente palestinese Mahmoud Abbas. Ha esortato entrambe le parti ad “andare avanti” e passare ai colloqui conclusivi.
Zelaya incontra Clinton a Washington
Il deposto presidente honduregno Zelaya è a Washington, dove giovedì vedrà il Segretario di Stato Clinton. Zelaya ha criticato il colpo di stato del regime per bloccare il suo ritorno e continuare con la campagna elettorale. L’incontro di Zelaya con Clinton giunge dopo un riesame del Dipartimento di Stato che ha dichiarato la sua estromissione un “colpo di stato militare”.