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Associazione per i Popoli Minacciati

L'APM dà voce alle vittime delle violazioni dei diritti umani. Assieme alle vittime, ci impegniamo per i diritti delle minoranze etniche, linguistiche e religiose minacciate e perseguitate, dei popoli senza Stato e delle comunità dei popoli indigeni. Senza condizionamenti politici o ideologici rendiamo noti crimini contro l'umanità e accusiamo i responsabili di genocidi, di esodi di massa, di repressioni, di persecuzioni e di discriminazioni. Con il nostro stato consultivo presso le Nazioni Unite abbiamo il diritto di parola alle Conferenze internazionali. In questo modo consentiamo ai rappresentanti di queste minoranze l'accesso agli organi dell'ONU. La nostra organizzazione lavora al livello internazionale: l'APM si trova in Germania, Italia (Sudtirolo), Francia, Svizzera, Austria, Lussemburgo e Bosnia-Herzegowina. www.gfbv.it

Elezioni comunali in Bosnia-Erzegovina: retorica nazionalista e le solite vecchie minacce

In Bosnia Erzegovina (BiH) domenica prossima, 15 novembre 2020, si terranno le elezioni comunali. Per la prima volta dal 2008, anche nella città di Mostar sarà eletto il governo locale. Ciò è stato reso possibile da un accordo tra i…

Brasile, elezioni locali: mai così tanti candidati indigeni

Domenica prossima, 15 novembre, il Brasile terrà le elezioni locali. Si dovranno eleggere 39 sindaci, 73 vice sindaco e 2.082 posti di consigliere comunale. Quest’anno sono 2.194 gli indigeni che si sono candidati per questi posti, il 28% in più…

Stato di emergenza in Bolivia. Gli incendi boschivi minacciano l’habitat indigeno

Anche la Bolivia quest’anno è devastata da incendi boschivi particolarmente gravi. In tutto il paese è stato dichiarato lo stato di emergenza. Secondo i calcoli dell’organizzazione boliviana per la protezione dell’ambiente Fundacíon Amigos de la Naturaleza, tra gennaio e metà…

Conflitto nel Nagorno-Karabakh L’APM chiede l’intervento della diplomazia europea

Dopo l’ultimo attacco dell’Azerbaigian alla regione contesa del Nagorno-Karabakh (Artsakh per gli Armeni), l’Associazione per i Popoli Minacciati (APM) chiede un intervento della diplomazia europea per fermare il conflitto. La nuova escalation arriva dalla Turchia, che ha inviato migliaia di…

Elezioni presidenziali USA 2020: I tanti ostacoli per gli elettori indigeni

Per quanto riguarda le imminenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti del 3 novembre 2020, l’Associazione per i popoli minacciati (APM) critica gli enormi ostacoli che ancora oggi affliggono gli elettori indigeni nel Paese. Senza riforme rapide, molti dei quasi cinque…

Myanmar: due soldati testimoniano le atrocità contro i Rohingya

Due soldati dell’esercito del Myanmar, noto anche come Tatmadaw, hanno confessato dettagliatamente le atrocità commesse dalle rispettive unità di fanteria contro la popolazione civile Rohingya in Myanmar. Secondo un rapporto dell’organizzazione thailandese per i diritti umani Fortify Rights, Myo Win…

Processo in Turchia contro la cantante di Colonia: Hozan Cane deve essere rilasciata

Domani giovedì 3 settembre riprende il processo contro la cantante curdo-tedesca Hozan Cane (nome d’arte). Le accuse contro l’artista di Colonia sono completamente fuori luogo. Qualsiasi verdetto meno di un’assoluzione sarebbe uno scandalo – ma purtroppo non c’è da stupirsi…

Conflitti territoriali in Australia: gli indigeni si difendono dai giganti minerari

Il conflitto per la miniera di carbone di Carmichael nello stato del Queensland in Australia, non è ancora arrivato ad una soluzione. Attualmente, gli indigeni Wangan e Jagalingou stanno bloccando la strada di accesso alla miniera, che si trova in…

Popoli indigeni minacciati dalla ripresa dei test nucleari

In occasione del 75° anniversario del bombardamento atomico di Hiroshima, l’Associazione per i Popoli Minacciati (GfbV) ha ricordato che i popoli indigeni stanno ancora soffrendo per le drammatiche conseguenze dello sviluppo della bomba atomica. In considerazione delle conseguenze catastrofiche dei…

Santa Sofia a Istanbul: uso strumentale della religione

Santa Sofia a Istanbul: delusione per i Cristiani in Medio Oriente. Le reazioni occidentali alla decisione su Santa Sofia non sono sufficienti. Il piano del presidente turco Recep Tayyip Erdogan di convertire Santa Sofia in moschea è percepito dalle minoranze…

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