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Associazione per i Popoli Minacciati

L'APM dà voce alle vittime delle violazioni dei diritti umani. Assieme alle vittime, ci impegniamo per i diritti delle minoranze etniche, linguistiche e religiose minacciate e perseguitate, dei popoli senza Stato e delle comunità dei popoli indigeni. Senza condizionamenti politici o ideologici rendiamo noti crimini contro l'umanità e accusiamo i responsabili di genocidi, di esodi di massa, di repressioni, di persecuzioni e di discriminazioni. Con il nostro stato consultivo presso le Nazioni Unite abbiamo il diritto di parola alle Conferenze internazionali. In questo modo consentiamo ai rappresentanti di queste minoranze l'accesso agli organi dell'ONU. La nostra organizzazione lavora al livello internazionale: l'APM si trova in Germania, Italia (Sudtirolo), Francia, Svizzera, Austria, Lussemburgo e Bosnia-Herzegowina. www.gfbv.it

Mali: Senza concessioni ai Tuareg, non potrà esserci una pace duratura

A un anno dall’inizio della guerra civile in Mali, l’Associazione per i Popoli Minacciati (APM) vuole ricordare che la causa per lo scoppio della guerra non è stata l’attività delle milizie radical-islamiche ma una rivolta della popolazione Tuareg. Il conflitto…

Le minoranze della Libia chiedono più diritti

L’Associazione per i Popoli Minacciati (APM) è preoccupata per la chiusura delle frontiere meridionali della Libia e la proclamazione della legge marziale nel sud del paese che colpisce soprattutto le minoranze non-arabe dei Toubou e dei Tuareg. Lo scorso 16…

Tutela per le religioni indigene dell’Indonesia

Le religioni tradizionali della popolazione indigena dell’Indonesia devono essere tutelate. Questo è quanto hanno chiesto al governo indonesiano circa 700 delegati di 300 popoli indigeni dello stato insulare asiatico durante un congresso tenuto nella città di Surabaya. I delegati inoltre…

5 Tibetani si danno fuoco prima del congresso del PCC

A solo un giorno dal 18esimo Congresso del Partito Comunista Cinese cinque persone, tra cui tre adolescenti tra i 15 e i 16 anni, si sono date fuoco per protestare contro la politica cinese in Tibet. Questo è il numero…

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