Antonio Mazzeo
I lavori del MUOS un crimine contro l’ambiente
Un paesaggio da incubo. La collina stuprata, sventrata. Voragini ampie come i crateri di un vulcano. Il terreno lacerato dal transito dei mezzi pesanti, ruspe, betoniere, camion. Recinzioni di filo spinato, tralicci di acciaio. Una selva di antenne. E poi ancora e solo antenne. Terrazzamenti, gli uni sugli altri, per centinaia e centinaia di metri.
Il Da Vinci gemellato al MUOStro di Niscemi
Come rafforzare l’alleanza politico-militare tra Italia e Stati Uniti e nel contempo indebolire il fronte del No all’installazione del MUOS, il nuovo sistema di telecomunicazioni satellitari delle forze armate Usa? Per il Dipartimento di Stato basta gemellare un liceo siciliano con una high school d’oltreoceano e il gioco è fatto.
L’eterno e immobile limbo del Cara di Mineo
È già trascorso un anno e l’emergenza si è fatta quotidianità. Un albergo-prigione trasformato in una trappola di precarietà. Spazio dove tutto è lento. Non luogo eterno. Ieri è oggi, oggi domani. Il Centro di accoglienza richiedenti asilo di Mineo è ancora lì, nella piana di Catania, l’Etna imbiancata lontana, un deserto di arance e relazioni sociali.
Le guerre future con l’AGS e i droni di Sigonella
La Sicilia sacrificata sull’altare del dio di tutte le guerre. Quelle di oggi e quelle future. Negli oceani, in cielo, in terra. Guerre satellitari, spaziali, stellari. Disumanizzate e disumanizzanti. Da combattere su un monitor a migliaia di chilometri distanti. Con aerei senza pilota e bombe teleguidate. Ordigni di ogni tipo, forma e dimensione.