Amnesty International
25 novembre: tolleranza zero alla violenza sulle donne
In occasione del 25 novembre, Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza sulle donne, Amnesty International ha esortato l’Unione europea e tutti gli stati del Consiglio d’Europa a firmare e ratificare la Convenzione sulla prevenzione e sulla lotta contro la violenza sulle donne e la violenza domestica, adottata dal Consiglio stesso.
Egitto: l’esercito ha cancellato le speranze dei manifestanti del 25 Gennaio
Le autorità militari egiziane si sono dimostrate totalmente incapaci di mantenere le promesse fatte ai cittadini in seno al rispetto dei diritti umani e, al contrario, si sono rese responsabili di una serie di abusi che in alcuni casi hanno superato in quanto ad atrocità lo storico di Hosni Mubarak, come si afferma oggi nel nuovo rapporto di Amnesty International.
Rapporto di Amnesty sull’inquinamento del delta del Niger
Nel rapporto “La vera tragedia: ritardi e mancanze nella gestione delle fuoriuscite di petrolio nel Delta del Niger”, Amnesty International e il Centro per l’ambiente, i diritti umani e lo sviluppo (Cehrd) hanno affermato che la Shell deve impegnarsi a pagare una quota iniziale di un miliardo di dollari per bonificare la zona di Bodo, nell’Ogoniland.
Amnesty presenta ai candidati il manifesto in 10 punti per i diritti umani in Egitto
A poco meno di un mese dalle elezioni parlamentari in Egitto, Amnesty International ha chiesto a tutti i candidati di sottoscrivere un manifesto in 10 punti, come segno di serietà nel fare riforme nel campo dei diritti umani e di mantenere le promesse e le aspettative della “rivoluzione del 25 gennaio”.
Rapporto di Amnesty International sui trasferimenti di armi in Medio Oriente e Africa
Stati Uniti, Russia ed altri paesi europei hanno fornito grandi quantita’ di armi a governi repressivi del Medio Oriente e dell’Africa del Nord prima delle rivolte di quest’anno, pur avendo le prove del rischio che quelle forniture avrebbero potuto essere usate per compiere gravi violazioni dei diritti umani.
Myanmar, amnistia: il governo deve fare ancora altro
Amnesty International giudica il rilascio di almeno 120 prigionieri politici avvenuto il 12 ottobre in Myanmar a seguito di un’amnistia un primo, minimo passo in avanti e ha sollecitato il rilascio immediato e incondizionato di tutti i restanti prigionieri di coscienza, che costituiscono dopo il provvedimento odierno la maggior parte delle persone ancora in stato di detenzione.