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Africa News

Un sito internet d’informazione sull’Africa e una testata giornalistica registrata in Italia, presso il Tribunale di Reggio Calabria, a disposizione di tutti gli africani e di tutti gli italiani interessati al continente africano e ai popoli che lo abitano. E’ un progetto innovativo al quale partecipano con il loro lavoro molti africani: reporter, fotografi, blogger e molti altri. Fino a ieri le notizie da e sull’Africa, nel panorama mediatico online Italiano, erano riportate principalmente da testate giornalistiche legate a organizzazioni religiose e/o ad Ong. Tuttavia, gli africani hanno fatto progressi enormi. Nel settore dei media, per esempio, gli africani hanno costruito importanti siti internet tecnologicamente all’avanguardia. Stanno raccontando al mondo che cosa succede nel loro continente dal vivo, senza mediazioni esterne. Lo stanno facendo sulla rete internet nel proprio paese, dal proprio villaggio. Live 24 ore su 24, 7 giorni su 7. Le notizie riguardanti l’Africa e gli africani non sono più filtrate da punti di vista stranieri. Inoltre, c’è un crescente numero di italiani che ha importanti relazioni di lavoro, e non solo, con gli africani. www.africanews.it

Solidarietà con le cooperanti rapite

A oltre quattro mesi dal rapimento, l’Ansps esprime
affetto e solidarietà verso Rossella Urru, Ainhoa Fernandez de Rincon ed Enric
Gonyalons – cooperanti internazionali, sequestrati lo scorso 22 ottobre da
terroristi – e alle loro famiglie.

L’Africa a testa alta di Cheikh Anta Diop

«Ciò che l’Occidente chiama universalità della scienza, della storia o della filosofia, spesso non indica niente più che il proprio comfort di vivere e di dominare.»

L’Africa a testa alta di Cheikh Anta Diop

di Jean-Marc Ela

con prefazione di Marco Aime

Ramona parla del suo libro “Babel Hotel”

Quella che segue è un’intervista a Ramona Parenzan a margine della presentazione del libro “Babel Hotel”, che si è svolta mercoledì 15 febbraio al Liceo Massedaglia di Verona. L’incontro è stato organizzato da Verona Cestim anche per raccogliere le firme per il diritto di cittadinanza delle persone nate in Italia da genitori stranieri che risiedono nel paese da almeno 5 anni.

L’acqua è un bene comune

Il sesto Forum Mondiale dell’Acqua avrà luogo a Marsiglia tra il 12 e il 17 marzo. L’Ong LVIA ha elaborato, con il contributo di partner internazionali e in particolare africani, un documento sugli obiettivi che la comunità internazionale dovrebbe porsi per permettere al maggior numero di persone un godimento effettivo dell’accesso all’acqua.

Famiglie tunisini dispersi in sciopero della fame

La notizia arriva dalla delegazione delle famiglie dei migranti tunisini dispersi, da qualche giorno in Italia, a Palermo, per iniziare la ricerca dei propri figli. Da oggi sono in sciopero della fame e in sit-in davanti al consolato tunisino insieme al comitato di associazioni che li sostiene.

L’altro lato del muro, un film sui Saharaouis

Un film sul popolo saharaoui, l’ultima colonia rimasta in Africa; un film di Denis Véricel sulla lotta di questo popolo pacifico che vuole solo che un referendum decida sulla sorte della loro terra, ocupata prima dalla Spagna e poi dal Marocco.

Trattato Italia-Libia rinnovato nel silenzio

Il Governo italiano ha rinnovato ieri, giovedì 15 dicembre 2011, senza alcun clamore mediatico, il Trattato di amicizia Italia-Libia, con la stessa forma di cooperazione nella lotta all’immigrazione clandestina che faceva parte del precedente Trattato, stipulato dall’ex premier Silvio Berlusconi con Gheddafi nel 2008.

Una giornata per i sahrawi

Il 10 dicembre è la giornata internazionale dei diritti umani, in occasione dell’adozione nel 1948 della “Dichiarazione universale dei diritti umani” da parte dell’Assemblea generale dell’Onu. Questa giornata non deve restare solo un ricordo ma deve essere un invito all’azione.

Rosarno: è il clima d’odio a produrre le rivolte

La stagione delle arance si avvia nel peggiore dei modi. Come ogni anno degli ultimi venti, i braccianti rientrano nella Piana, si sistemano come possono, accettano le condizioni schiavistiche imposte dal mercato e, ogni tanto, si ribellano.

Come lo sfruttamento dell’Africa ha causato il declino dell’Occidente

In 22 mesi, i paesi dell’Unione Europea che usano l’euro si sono riuniti 17 volte per salvare la moneta unica, l’euro, senza riuscirci.Ci si sarebbe aspettato che, dopo il lungo sfruttamento dell’Africa da parte dell’occidente, quest’ultimo fosse stato capace di pagare i suoi debiti e di mettersi al riparo dalle speculazioni di borsa. Niente di tutto ciò.

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