La WILPF (Lega Internazionale di Donne per la Pace e la Libertà) parteciperà ai lavori della COP25. La sezione Italiana di WILPF rappresenterà anche le istanze di : AK, Il Sole di Parigi e Disarmisti Esigenti che sono nostri partner nella denuncia dello stretto nesso che esiste tra militarismo e cambiamento climatico, un argomento tabù non solo nel mondo della politica.
Il 25esimo Vertice mondiale sul Clima, evento molto atteso in quanto gli stati finalmente dovranno prendere impegni vinvolanti per la riduzione delle emissioni climalteranti, ha avuto un percorso particolarmente sofferto.
L’iniziale sede doveva essere il Brasile, ma Bolsonaro nel 2018 durante la COP24 di Katovice rifiutò di ospitarla. Dovendo essere un paese del Latinoamerica ad ospitare il successivo vertice Onu sul Clima, venne allora accolta la candidatura del Cile, paese esemplare in campo ambientalista tanto che è l’ottavo paese sudamericano nel campo delle rinnovabili (determinato il suo percorso plastica free, molto sviluppata la mobilità elettrica: Santiago, dopo Pechino, è la seconda città per la mobilità green).
Ma l’impegno green, in un paese neoliberista, può marciare “disgiunto” dalla salvaguardia sociale e dal rispetto dei diritti umani. E così, ancora una volta, il Cile – paese pilota nella sperimentazione del modello neoliberista imposto dagli Usa attraverso il colpo di stato di Pinochet (11 sett 1973) – ha di nuovo mostrato la sua mano armata contro un popolo in protesta per il carovita. L’aumento del costo dei trasporti pubblici è stata la scintilla che ha aperto il vaso di Pandora. Nonostante la crudele repressione agita dai “carabineros” , la protesta si è allargata a macchia d’olio rivendicando una nuova Costituzione autenticamente democratica (in Cile continua ad avere la Costituzione di Pinochet).
La cancellazione della COP25 decisa da Piñera, attribuendo la responsabilità della sua decisione al popolo in agitazione, ci impone molti interrogativi.
Prontamente la Spagna si è offerta per ospitare l’importante vertice mondiale, l’Onu ha accettato e la COP25 si svolgerà ancora una volta lontano dai paesi del Sud del mondo che maggiormente soffrono per i cambiamenti climatici. Ricordiamo che i 2/3 degli obiettivi dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile dipendono dal raggiungimento degli obiettivi climatici.
Madrid ospiterà il macroevento all’IFEMA. Dal 2 al 13 dicembre 2019. Sono attese circa 25.000 persone che parteciperanno alle plurime attività presso due spazi contigui: uno per gli incontri e le trattative ufficiali dei paesi e l’altro per gli eventi collaterali delle ONG.
La conferenza riunirà migliaia di scienziati, uomini d’affari, rappresentanti istituzionali, organizzazioni non governative e governi di tutto il mondo.
Ma quest’anno accanto alla COP ci sarà anche una ControCOP con lo scopo di fare pressione mediatica e politica, perché si cooperi al fine di attuare l’accordo di Parigi: il primo patto globale vincolante per la difesa del clima del pianeta, che deve entrare pienamente in vigore entro gennaio 2020.
L’obiettivo di contenere il riscaldamento globale entro +1,5 gradi è una necessità non patteggiabile se vogliamo impedire l’irreparabile. Ora siamo orientati oltre ogni limite superare ampiamente.
L’IPCC rinnova il suo SOS: 10 anni di tempo per invertire la rotta e arrivare al 2050 in cui le energie rinnovabili siano il reale morore di un modello di sviluppo sostenibile e rispettoso della “comunità dei viventi”.
I paesi partecipanti dovranno finalmente arrivare a regolamenti vincolanti di attuazione dell’accordo di Parigi, concepito come il primo patto globale vincolante per la difesa del clima del pianeta, che deve entrare pienamente in vigore entro gennaio 2020.
La WILPF porterà queste parole d’ordine:
Limite dello sviluppo. Basta con l’economia militarizzata che genera guerre, dissesti ecologici e disastri ambientali.
Diritto dell’umanità alla Pace e all’ambiente sano
Educazione come vettore dell’ecologia profonda per la protezione del ciclo della vita.
Ruolo strategico delle donne e dei giovani quali agenti di cambiamento positivo per tutti.
La WILPF ha co-organizzato per il giorno 9 dicembre il Side Event :
“Un tentativo femminista che colleghi i punti: crisi climatica, potere aziendale e finanza climatica” per approfondire l’analisi critica in funzione di un ri-orientamento della politica del clima perché sia incentrata sui diritti umani, la sovranità delle persone, e un reale avanzamento nel perseguire soluzioni climatiche giuste ed eque, all’interno di un’economia di pace
https://seors.unfccc.int/applications/seors/reports/events_list.html?session_id=COP%2025
La WILPF avrà pure uno spazio espositivo dall’9 al 10 dicembre: “Esigere il disarmo nucleare”. Oltre all’esposizione di una specifica mostra e programmata la proiezione della clip del documentario “L’inizio della fine delle armi nucleari” Pressenza 2019.
https://seors.unfccc.int/applications/seors/reports/exhibits_list.html?session_id=COP%2025
Giovanna Pagani WILPF Italia