Si è riunita per la seconda volta la Rete delle Università italiane per il Corno D’africa, iniziativa lanciata dalla Vice Ministra Emanuele del Re già lo scorso gennaio e convocata ieri presso la sede del Ministero degli Affari Esteri e della cooperazione internazionale. Ne fanno parte, oltre al MAECI con le sue direzioni Mondializzazione, Cooperazione allo Sviluppo e Sistema Paese, e l’AICS, più di 30 università italiane, istituti di ricerca scientifica, associazioni ed organizzazioni attive nel Corno d’Africa.
Della Rete fa parte anche l’Università Nazionale Somala, presente ieri con il Rettore Mohamed Ahmed Jimale, che ha accolto la proposta della Vice Ministra di prendere in mano le redini del coordinamento della Rete in cooperazione con una università italiana. La riunione è stata aperta dalla Vice Ministra Del Re che, dopo aver ringraziato tutti i presenti per aver accettato l’invito con entusiasmo e grande interesse, ha ribadito la necessità di avere una piattaforma operativa che metta insieme tutti gli attori che già operano nel Corno d’Africa nel campo della cooperazione interuniversitaria per evitare che si disperdano le iniziative e le attività italiane nell’area. La Rete avrà “sede” presso il Maeci che tramite le parole del Direttore Generale della DGMO Mistretta, il Capo Ufficio Africa Occidentale Lobasso, il delegato alla cooperazione universitaria per la DGCS Dejak e la Dr.ssa Francesca delle Vergini, delegata del Ministro dell’Istruzione, Università e Rricerca Lorenzo Fioramonti, ha ribadito pieno sostegno a questa iniziativa fortemente voluta dalla Vice Ministra.
Dopo un breve intervento del Rettore Jimale che ha ricordato il ruolo dell’Italia per l’Università Nazionale Somala e la necessità di continuare ad essere presente in Somalia, si è aperta la discussione, iniziata con il discorso del presidente dell’Amsi (Associazione medici di origine straniera in Italia, delle comunità del mondo arabo in Italia –Co-mai- e membro del Gdl Salute Globale Fnomceo che fa parte della Rete sin dall’inizio) Foad Aodi, che ha ringraziato la VM Del Re a nome di tutte le associazioni, comunità e diaspore aderenti al movimento Uniti per Unire apprezzando l’iniziativa e tutto quello che sta facendo il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale per aiutare i nostri paesi di origine in modo concreto e incisivo, mettendo al servizio delle popolazioni locali competenze e skill.
In particolare, per la Rete dell’Università Italiane per il Corno d’Africa, il presidente Aodi ha appoggiato la proposta della “creazione” della piattaforma e ha suggerito di concentrarsi su 5 settori e macro aree importanti per la popolazione locale: Università e Scuola (Educazione), Sanità, Occupazione, Economia, Dialogo e Conoscenza interculturale e interreligiosa per intensificare i servizi già disponibili in loco, valorizzare le buone pratiche, organizzare e tenere corsi di alta specializzazione per i medici, promuovere iniziative a favore del dialogo interculturale e interreligioso per una maggiore e proficua cooperazione e rispetto reciproco tra le popolazioni e le civiltà.
Ufficio Stampa Congiunto Uniti per Unire