Sui social network ha circolato la notizia di manifestazioni in programma a Barcellona, Valencia, Madrid e in altre 60 città spagnole. Nella capitale, il Movimento torna dal 12 al 15 Maggio con occupazione delle piazze, assemblee, spettacoli, dibattiti sulle alternative che si discutono ormai dallo scorso anno. Trattando temi che vanno dall’istruzione, l’immigrazione, gli sfratti, la crisi economica, all’ambiente, la disobbedienza civile, la questione della donna, dei giovani, la disoccupazione, le pensioni e molto altro. Dichiarando che i colpevoli della crisi finanziaria spagnola e mondiale sono le banche. Denunciando che il governo ha iniziato a reprimere le proteste severamente con varie scuse.
Giorni addietro era circolato in rete un questionario, che riportiamo di seguito:
– Cosa significa per te il 15 Maggio 2012?
– A cosa serve?
– A che cosa devono essere dedicati questi 4 giorni?
– Che cosa farò io durante quei giorni?
– Che cosa farò io?
– Che cosa farò?
E’ questa la domanda e ognuno risponde a se stesso, condividendo le esperienze di altri periodi consapevoli che la situazione è peggiorata con un governo di destra che non sa neanche più dove tagliare. I media di questo orientamento parlano di “radicalizzazione”, di che niente è come era. Le critiche sono forti, c’è chi non vuole che si manifesti in assoluto e che si attacchi tutti i progetti del neoliberismo senza tenere conto della gente che contemporaneamente manifesta in altro modo. Un incaricato ci dice “il movimento torna a sfidare il coprifuoco e si appiglia allo spirito assembleare” infatti si sono tenute tantissime assemblee nelle piazze e dintorni. L’indomani gli indignati tornano a manifestare al km zero di Madrid, sfidando il coprifuoco che imporrebbe di ritirarsi dopo le 22. Con nuovo spirito e nuovi slogan si è chiusa domenica una giornata di nutrita presenza dimostrando che il movimento continua a lavorare in cerca di nuove risposte, sebbene non con gli stessi numeri dell’anno scorso. Un centinaio di giovani ha poi deciso di passare la notte contravvenendo alla regola stabilita dalle autorità e sono stati sgomberati la mattina alle 5 e mezza. A mezzogiorno di oggi, 15 Maggio, gli indignati tornano a protestare al km zero.
Tradotto da Eleonora Albini