Riceviamo dall’Ufficio Stampa della Lista Tsipras e volentieri pubblichiamo questa riflessione di Barbara Spinelli
La nascita della lista che da ieri si chiama “L’Altra Europa con Tsipras” è un piccolo segnale di speranza, in uno scenario politico-sociale confuso e drammatico. Ora sta a noi, scegliere se alzare gli occhi su quel segnale, o concentrare lo sguardo sui mille difetti del dito che lo indica.
A chi teme uno strapotere dei garanti e una mancanza di democrazia, vorrei ricordare che il modo migliore per rendere più partecipato questo percorso è partecipare: a uno dei tanti comitati territoriali che già sono nati, al loro allargamento se risultano poco rappresentativi, alla creazione di comitati nuovi dove non ci sono, all’invio di proposte forti sulle candidature, alla raccolta fondi, all’elaborazione del programma a partire dalle priorità politiche e dal piano contro la crisi indicati da Tsipras. A chi protesta perché il nome della lista non contiene la parola “sinistra”, vorrei proporre di leggere i dieci punti di quel piano, e valutare se contano più i nomi o i contenuti concreti. A chi paventa le manovre di partito, vorrei ricordare le centinaia di rappresentanti di associazioni e movimenti sociali già coinvolti in un processo che ha come punto di partenza i soggetti che in questi anni hanno prodotto in Italia cambiamenti reali, come le campagne sull’acqua e sui beni comuni, sul lavoro e sulla precarietà, sulla scuola, sulla cultura, sull’ambiente, sull’immigrazione, sui temi del pacifismo e del movimento delle donne. A chi invece teme di non vedere abbastanza rispecchiato il proprio partito, gruppo, identità politica, vorrei suggerire di cercare nello specchio la nostra identità più forte, e cioè il comporsi di tanti volti e identità diverse, di partiti politici e di movimenti che per la prima volta da anni si mettono insieme attorno a ciò che ci unisce, anziché dividersi per rifugiarsi ciascuno nelle proprie certezze. Ha scritto Tsipras, nella sua lettera di accettazione della candidatura: «Solo se facciamo tutti insieme un passo indietro, compiremo tutti insieme molti passi avanti». Io ho voglia di provarci: e voi?