Domenica 4 agosto 2019 alle ore 10, a un anno dalla strage di lavoratori agricoli che ha insanguinato le campagne del Foggiano, mietendo 16 giovani vite, i berretti rossi dell’Unione Sindacale di Base riprendono la loro marcia sulla strada provinciale 105. Lo faranno per ricordare le prime quattro vittime di quella mattanza: Aladjie Ceesay, Ali Dembele, Moussa Kande e Amadou Balde, morti in un incidente al termine di una durissima giornata di lavoro iniziata, come sempre, all’alba. Nemmeno 48 ore dopo altri 12 braccianti avrebbero perso la vita in un altro terribile incidente sulla strada statale 16.
La rabbia per quei morti si tradusse allora in uno sciopero generale dei braccianti e nella marcia dei berretti rossi verso il palazzo del governo di Foggia per rivendicare giustizia e diritti. Molte parole sono state spese da allora, ben poche si sono tradotte in fatti concreti. La politica a tutti i livelli alterna pietismo e indifferenza, quando non sceglie di praticare la linea dura delle ruspe per smantellare i ricoveri dei braccianti, costretti nelle baracche proprio dall’inconsistenza delle risposte politiche. Sullo sfondo, la Grande Distribuzione Organizzata continua a fatturare miliardi sulla pelle dei lavoratori e dei contadini.
Domenica alle ore 10 , sulla provinciale 105 che da Foggia conduce ad Ascoli Satriano, i berretti rossi marceranno dal 19° al 21° chilometro, punto esatto dell’incidente di un anno fa, nel territorio del comune di Ordona. Lì commemoreranno i compagni di lavoro caduti e torneranno a reclamare dignità, diritti e giustizia, contro qualsiasi forma di caporalato.
Coordinamento Lavoratori agricoli USB
Federazione USB Foggia