Gentile Signor Sindaco,
siamo sicuri, anche per le posizioni da Lei espresse nel corso della campagna elettorale che ha portato alla sua elezione, che Lei abbia esultato per la vittoria del referendum antinucleare del 12 e 13 giugno scorsi.
Oggi scriviamo per ricordarLe che si pone ancora a tutti i livelli istituzionali il problema dell’attuazione della volontà popolare, sancita dal voto di 27 milioni di cittadini italiani, tra cui la maggioranza dei milanesi, sui questi punti precisi:
1– chiudere con i piani nucleari in Italia;
2– garantire la (relativa) sicurezza del “vecchio” nucleare degli anni ’60 – ’70 e ’80, che costituisce una minaccia tuttora incombente;
3– risolvere in modo alternativo i problemi che l’opzione nucleare pretendeva di affrontare, come, per esempio, il rispetto degli impegni di Kyoto e l’emancipazione del nostro Paese dalla dipendenza dei combustibili fossili. Aggiungiamo pure, cosa non trascurabile in questi momenti di crisi economica, la produzione di energia a costi convenienti e con importanti ricadute occupazionali.
A livello nazionale, ben prima della campagna referendaria, abbiamo lavorato, raccogliendo 100.000 firme di cui oltre 20.000 in Lombardia, con il progetto di legge di iniziativa popolare “Sviluppo dell’efficienza energetica e delle fonti rinnovabili per la salvaguardia del clima”.
Con questa proposta abbiamo voluto sollecitare la politica italiana verso un impegno urgente per realizzare come soglia minima gli obiettivi “20-20-20” entro il 2020 stabiliti dall’Unione Europea e sottoscritti dal nostro Paese. (Per “20-20-20”, in questi accordi europei, si intendono 20% di risparmio dei consumi di energia primaria, il 20% di riduzione delle emissioni di gas a effetto serra, il 20% di energia da fonti rinnovabili quale quota del consumo complessivo di energia).
La strategia della de-carbonizzazione indicata dall’Unione Europea (vedi Energy Roadmap 2050) è, a nostro avviso, attuabile per mezzo del risparmio/efficienza, delle fonti rinnovabili sostenibili e della denuclearizzazione.
È opportuno inoltre tenere ben presente che l’attuazione – anche a livello locale – di politiche che contribuiscono alla “energy road map 2050” producono sviluppo economico e occupazione in settori dove l’italia ha un buon know how e un tessuto di aziende specializzate soprattutto nell’area milanese.
Anche un referendum comunale su “energia ed ambiente”, svoltosi in concomitanza con quello nazionale, ha indicato la direzione che prospettiamo. Il quesito locale su cui si sono espressi i milanesi – è bene ricordarlo – chiedeva al Comune di adottare un piano per l’energia sostenibile e il clima ponendosi come obiettivo la riduzione di almeno il 20% delle emissioni di gas responsabili dell’effetto serra.
Logica conseguenza di ciò potrebbe essere l’impostare un discorso su “Milano Città Metropolitana Solare” all’interno del “Patto europeo dei Sindaci per la sostenibilità”. Sarebbe questo un modo per dare un’attuazione positiva, in dimensione locale, alla volontà che si è dimostrata maggioritaria – pur se non in modo esplicito in considerazione delle caratteristiche tecniche della normativa referendaria anche se a livello milanese può essere considerata tale soprattutto grazie al riscontro del referendum comunale citato – di energia pulita, di energia come bene comune.
Riteniamo quindi più che opportuna l’istituzione di un Tavolo di consultazione sulla politica energetica che, coinvolgendo associazioni, comitati di base, gruppi di esperti, dia corpo all’istanza partecipativa che tanto sta a cuore alla Sua giunta del cambiamento.
Certi della Sua sensibilità sulle tematiche che solleviamo, siamo disponibili a un incontro, che coinvolga, se possibile, anche gli assessori competenti, onde illustrare meglio le nostre ragioni e i contenuti tecnici della nostra proposta.
Offriamo la nostra elaborazione propositiva, anche per evitare, che tutta la politica energetica sia dettata da grandi aziende tanto potenti quanto compromesse, per responsabilità dell’attuale management, con l’opzione nucleare.
Inoltre, la costituzione di un ambito in cui attivare la partecipazione di tutti i cittadini dell’Area Metropolitana consentirebbe di elaborare idee e progetti per usufruire dei fondi europei già stanziati ed in via di stanziamento per il risparmio, l’efficienza e l’energia rinnovabile pari a miliardi di euro a favore dell’Italia (il Fondo Kyoto 2012 ad es. ha in dotazione 600 milioni di euro presso la Cassa Depositi e Prestiti per progetti che possono essere presentati entro il 14 luglio p.v.).
Cordiali saluti
Per il Comitato per attuare la volontà del referendum antinucleare (Gruppo promotore) :
Alfonso Navarra, Fermiamo chi scherza col fuoco atomico cell. 340-0878893
E mail alfonsonavarra@virgilio.it;
Gianpaolo Persoglio, Gaetano Matrone – Fare Verde ONLUS cell. 347-5807396
E mail milano@fareverde.it;
Mario Agostinelli – Associazione Energia Felice
Massimo Aliprandini – Campagna OSM-DPN
Carolina Balladares – Terra Nuestra
Davide Biolghini – Rete per l’economia solidale
Roberto Brambilla – Rete Civica Italiana
Adriano Ciccioni – Città Verde
Fabrizio Cracolici, Emilio Bacio Capuzzo – ANPI Nova Milanese
Marcello Gelli – Associazione Kronos
Emanuela Fumagalli – Mondo Senza Guerre
Antonio Marraffa – Associazione Chico Mendes
Paolo Meyer, Associazione Energia Felice
Sandra Cangemi, Amalia Navoni – Coord. Nord Sud del Mondo
Anna Ricci, Associazione Le Nuove Giornate di Milano
Laura Tussi, Progetto “Per non dimenticare”