Stamani è stata convocata una riunione a Palazzo Chigi con la Commissione Europea, il Governo, UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali, il Sindaco Virginia Raggi e Giorgio Martini Autorità di Gestione del PON Metro 2014 – 2020.

Szabolcs Schimdt, Direttore Generale della Commissione Europea Giustizia, è arrivato ieri a Roma e ha visitato i campi di Barbuta e Castel Romano, incontrando i delegati del Consiglio Nazionale Rom, Sinti e Caminanti (RSC). Bruxelles ha aperto una procedura di pre-infrazione contro la Regione Lazio relativamente alle discriminazioni razziali che impediscono l’accesso alla casa.

Motivo dell’incontro con il Governo il concreto utilizzo dei Fondi Strutturali Europei (FSE) concessi all’Italia per il periodo 2014 – 2020 che ammontano a 32 miliardi di euro: il 20% di questi sono destinati alla promozione dell’inclusione sociale di RSC, senza fissa dimora, vittime di tratta e schiavitù, minori stranieri non accompagnati, detenuti ed ex detenuti e lotta alla povertà. Sul sito della Commissione Europea appaiano chiaramente i finanziamenti erogati. I programmi nazionali si chiamano PON Inclusione (1.250.000.000 euro), PON Metro (894.000.000 euro), quelli regionali FSE, FESR, FEASR. Il totale destinato all’inclusione degli ultimi equivale a 7 miliardi di euro. https://ec.europa.eu/info/policies/justice-and-fundamental-rights/combatting-discrimination/roma-and-eu/roma-integration-eu-country/roma-integration-italy_en

Nonostante gli ingenti finanziamenti la vita nei campi di Roma ed Italia è drammatica. I delegati del Consiglio Nazionale RSC Odiseo Cizmic, Alija e Sabaheta Hamidovic, denunciano da tempo condizioni sanitarie inumane. Il Direttore Generale della Commissione Europea di Giustizia Szabolcs Schmidt ha potuto constatarle ieri con i propri occhi. Sulla vicenda, Associazione Nazione Rom (ANR) ha presentato un’interrogazione parlamentare con la quale è stato evidenziato come da giugno 2017, a Castel Romano, fossero conclamati 70 casi di scabbia, leptospirosi, epatiti, leucemie, 63 persone morte negli ultimi 5 anni, mancanza di acqua potabile, impianti fognari letteralmente esplosi. https://www.youtube.com/watch?v=URIrpEFJCSQ

Con l’interrogazione parlamentare è iniziata ad emergere la verità. Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin firmò gli atti che contenevano la documentazione trasmessa da Maria Elena Boschi Sottosegretario di Stato e responsabile di UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali e dal Direttore del Ministero del Lavoro Raffaele Tangorra, Autorità di Gestione del PON inclusione.

E’ accertato come il Sottosegretario Boschi ed UNAR abbiano ricevuto la cifra di 14 milioni e 400.000 euro per garantire la prevenzione sanitaria nei campi, ma ad oggi non è arrivata una sola aspirina. Con i fondi, forniti a Governo e Città Metropolitane dovevano essere messi in piedi progetti di inclusione scolastica per gli studenti RSC che abitavano nel Camping River, Salone, Castel Romano. Nessun bambino ha visto realizzarsi un solo progetto. Non solo, i bambini del River vennero violentemente sgomberati il 26 luglio 2018 e messi sulla strada insieme ai genitori.

ANR ha accusato Governo, Regioni e Comuni di truffa ai danni di RSC: le denunce, portate in Tribunale, sono nelle mani del Giudice Maria Clementina Forleo: il prossimo 12 novembre 2019 si dovrà decidere del rinvio a giudizio degli amministratori pubblici Matteo Renzi, Maria Elena Boschi, del Sindaco Virginia Raggi e del Ministro dell’Interno Matteo Salvini.

Adesso il Consiglio Nazionale RSC chiede di aprire le porte di Palazzo Chigi. La Strategia Nazionale di Inclusione, la sua “governance” e gli Accordi Eu devono essere rispettati. Abbiamo diritto di presiedere alla riunione per difendere i nostri legittimi interessi.

Ufficio stampa e comunicazione Associazione Nazione ROM