Szabolcs Schimdt, Direttore Generale della Commissione Europea Giustizia è arrivato oggi a Roma, da Bruxelles. Domani incontrerà il Sindaco Virginia Raggi e visiterà i campi dove vivono migliaia di Rom, Sinti e Caminanti (RSC). Bruxelles ha aperto una procedura di pre-infrazione contro la Regione Lazio relativamente a discriminazioni razziali che impediscono l’accesso alla casa.

Motivo della visita il monitoraggio sul concreto utilizzo dei Fondi Strutturali Europei (FSE) concessi all’Italia per il periodo 2014 – 2020 che ammontano complessivamente a 32 miliardi di euro: il 20% di questi sono destinati alla promozione dell’inclusione sociale di RSC, senza fissa dimora, vittime di tratta e schiavitù, minori stranieri non accompagnati, detenuti ed ex detenuti e lotta alla povertà. Sul sito della Commissione Europea appaiano chiaramente cifre e finanziamenti erogati. I programmi nazionali si chiamano PON Inclusione (1.250.000.000 euro), PON Metro (894.000.000 euro), quelli regionali FSE, FESR, FEASR. Il totale destinato all’inclusione sociale degli ultimi equivale a 7 miliardi di euro. https://ec.europa.eu/info/policies/justice-and-fundamental-rights/combatting-discrimination/roma-and-eu/roma-integration-eu-country/roma-integration-italy_en

Nonostante i finanziamenti la vita nei campi di Roma e dell’intera Italia è rimasta drammatica, testimoniata da reportage prodotti da Rai 1, programma “Porta a porta”. I delegati del Consiglio Nazionale RSC Odiseo Cizmic, Alija e Sabaheta Hamidovic hanno denunciato condizioni sanitarie inumane. Associazione Nazione Rom (ANR) ha presentato un’interrogazione parlamentare, con la quale dal giugno 2017 a Castel Romano si sono evidenziati 70 casi di scabbia, leptospirosi, epatiti e leucemie, con 63 persone morte negli ultimi 5 anni. Gli impianti fognari costruiti dal Sindaco Gianni Alemanno sono esplosi e sono stato messi sotto sequestro dalla Procura. Ad oggi la situazione è rimasta identica. https://www.youtube.com/watch?v=URIrpEFJCSQ

Con l’interrogazione parlamentare, presentata da Fassina e Marcon, è iniziata ad emergere la verità sui Fondi Strutturali Europei. Il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha firamato il 10 novembre 2017, gli atti di risposta che contenevano documentazione trasmessa da Maria Elena Boschi Sottosegretario di Stato, responsabile UNAR Ufficio Nazionale Antidiscriminazioni Razziali e dal Direttore del Ministero del Lavoro Raffaele Tangorra, Autorità di Gestione del PON inclusione.

Gli atti e le accuse di una vera e propria truffa ai danni di RSC sono stati portati da ANR in Tribunale e sono ora nelle mani del Giudice Maria Clementina Forleo: il prossimo 12 novembre si dovrà decidere il rinvio a giudizio degli amministratori della cosa pubblica: si tratta di Matteo Renzi, Maria Elena Boschi, del Sindaco Virginia Raggi e del Ministro dell’Interno Matteo Salvini.

E’ accertato come il Sottosegretario di Stato Boschi e UNAR abbiano ricevuto la cifra di 14 milioni e 400.000 euro per garantire la prevenzione sanitaria nei campi. Ad oggi, non è arrivata una sola aspirina. Con i fondi forniti a Governo e Città Metropolitane dovevano essere messi in piedi progetti di inclusione scolastica per gli studenti RSC che abitano nel Camping River, Salone, Castel Romano. Nessun bambino ha visto realizzarsi un solo progetto. Non solo, il 26 luglio 2018 i bambini del River sono stati  violentemente sgomberati e messi sulla strada insieme ai propri genitori.

Un altro progetto relativo all’inclusione di RSC riguarda la “socio-economic integration of marginalized communities such as the Roma” con un bilancio disponibile, per questo obiettivo, pari a 160 milioni di euro. ANR chiede alla Commissione Europea l’apertura della fase di “infrazione” contro l’Italia per violazione dei regolamenti Eu e il blocco dei Fondi Europei.