La mossa, profilata nei giorni scorsi, impedirà di fatto agli inviati delle Nazioni Unite di rendersi a Gerusalemme Est e in Cisgiordania per sopralluoghi e indagini.
Il capo della diplomazia di Tel Aviv, Avidgor Lieberman, ha accusato il Consiglio per i diritti umani di “parzialità” e “accanimento” nei confronti dello stato ebraico e di sottovalutare le violazioni commesse nei paesi arabi e in Iran.
Liberman – secondo quanto riferisce oggi il quotidiano ‘Ha’aretz’ – ha ordinato all’ambasciatore israeliano a Ginevra di ignorare le chiamate provenienti dall’organismo fossero pure del commissario Navi Pillay in persona. Il governo israeliano, infine, sta considerando “sanzioni” ulteriori nei confronti dell’Autorità nazionale palestinese in seguito alla decisione del Consiglio Onu.