Redattore capo del quotidiano Jornal da Praça e direttore del sito Mercosul News http://www.mercosulnews.com/ Paulo Roberto Cardoso Rodrigues, conosciuto come Paulo Rocaro, non è sopravvissuto all’attentato con arma da fuoco commesso a Ponta Porã, nello stato di Mato Grosso do Sul, da due individui in auto e avvenuto il 12 Febbraio scorso. Raggiunto da 5 proiettili, il giornalista è deceduto il giorno dopo in ospedale. Aveva 51 anni.
Tre giorni dopo l’uccisione di Mário Randolfo Marques Lopes (http://fr.rsf.org/bresil-un-journaliste-en-ligne-de-l-etat-10-02-2012,41839.html)avvenuto nello stato di Rio di Janeiro, questo nuovo dramma segna un inizio anno già particolarmente difficile e caratterizzato da minacce e aggressioni nei confronti dei media.
Con la morte di Paulo Rocaro porta sale a 3 il numero dei giornalisti uccisi in Brasile dall’inizio del 2012, anche se la pista dell’apparteneza alla professione non sembra essere legata al primo caso accaduto il 3 Gennaio nello Stato di Bahia; trattasi del delitto di Laércio de Souza.
http://fr.rsf.org/bresil-mobile-encore-incertain-apres-l-04-01-2012,41622.html).
La violenza registrata in questo inizio anno, conferma la triste tendenza del 2011 che ha fatto scendere il Brasile di 44 posizioni, fino al 99° posto, nell’indice della classifica mondiale per la libertà di stampa (http://fr.rsf.org/press-freedom-index-2011-2012,1043.html) realizzata da Reporter Senza Frontiere.
“E’ forse una deriva che porterà il paese a livelli di pericolo analoghi a quelli di Colombia o Messico? Nessuna regione del paese è risparmiata dagli atti di violenza che richiedono l’implementazione di programmi di protezione e, nell’immediato, di vere e proprie indagini accurate per ciascun caso.
Negli ultimi due episodi, l’ipotesi di un regolamento di conti a sfondo politico deve essere approfondito” ha dichiarato l’organizzazione.
La scarsa sicurezza caratterizza in modo incisivo la regione alla frontiera con il Paraguay dove lavorava Paulo Rocaro; si tratta di un vero e proprio vivaio di cartelli della droga (http://fr.rsf.org/paraguay-les-journalistes-seuls-face-aux-26-07-2011,40692.html. Una fonte vicina alla vittima, contattata da Reporter Senza Frontiere, ha dichiarato che il giornalista si occupava della vita politica locale, spesso caratterizzata da irregolarità e attività discutibili; la vendetta politica su commissione non è dunque da escludere in questo omicidio, che rispecchia un trend di preoccupante violenza.
Incendi e pestaggi
Due sedi di media sono state incendiate nella sola giornata del 8 Gennaio. La pista dolosa è quella più plausibile per l’incidente che ha devastato la sede di radio Ibicoara FM. Secondo il direttore della radio, Emerson Silva Bispo, si è trattato di rappresaglie legate alle critiche rivolte alle autorità nell’ambito del programma « Voz do Povo » (voce del popolo).
Lo stesso giorno a Curitiba (Paraná)le fiamme hanno distrutto la sede del giornale Folha do Boqueirão, proprietà del consigliere municipale Francisco Garcez. Un corto circuito potrebbe aver provocato l’incendio. Tuttavia, Garcez ha dichiarato di essere stato vittima di minacce possibilmente legate a varie inquieste condotte sotto la sua direzione come presidente del consiglio per l’etica della municipalità.
Editore del sito HiperNoticias
L’editore del sito HiperNoticias (http://www.hipernoticias.com.br/TNX/)di Cuiabá (Mato Grosso), Jorge Estevão, è stato minacciato di morte in mezzo alla strada e in pieno giorno, la mattina del 11 Febbraio. Un uomo armato gli avrebbe puntato l’arma dicengogli che stava recando disturbo nel suo territorio. Giornalista politico, specializzato nel trattare temi legati alla corruzione, Jorge Estevão ha detto di non conoscere l’origine di tale minaccia.
Anche la polizia ha avuto un ruolo nelle numerose aggressioni denunciate in questo inizio anno. E’ risaputo che membri della stampa hanno subito maltrattamenti, brevi fermi ingiustificati e addirittura spari di avvertimento durante un’operazione particolarmente brutale avvenuta nel mese di Gennaio, nella quale si è realizzato lo sgombero di 9000 abitanti precari in un quartiere del Pinheirinho, a São José dos Campos, (San Paolo).
Il presente video testimonia quali sono i metodi impiegati dalla polizia militare:
http://videolog.tv/video.php?id=746105
Tradotto da Eleonora Albini