“Questo nuovo provvedimento dà al governo una responsabilità nel garantire ai bambini il diritto all’istruzione, alla salute, nel proteggerli da violenze e violazioni dei propri diritti” ha dichiarato la presidente liberiana, Nobel della pace, Ellen Johnson Sirleaf, annunciando che nei prossimi giorni la legge “verrà pubblicata nella sua versione integrale per renderla nota alla popolazione, ai nostri partner e alla comunità nazionale”.
Per Emmanuel Bropleh, presidente del Parlamento dei bambini della Liberia, l’entrata in vigore della prima legge nella storia del paese a tutela dei più piccoli è motivo di “speranza che possano risolversi molti problemi sociali che colpiscono i bambini, in particolare lavoro minorile, abusi sessuali e sfruttamento”.
Da alcune anticipazioni sui contenuti del testo pubblicate dalla stampa liberiana si evince che d’ora in poi le scuole dovranno spiegare ai bambini i propri diritti e l’esistenza della nuova legge mentre i genitori dovranno rispettare l’obbligo di far studiare i propri figli.
Mentre la Sirleaf, rieletta lo scorso novembre per un nuovo mandato di sei anni, presentava il provvedimento legislativo, la liberiana Leymah Gbowee, anch’essa premiata col Nobel della pace, annunciava la nascita di una fondazione per la pace e a sostegno delle donne, spesso vittime di discriminazioni sociali. “Violenza, gravidanza in età adolescenziale, basso livello di studio, alta mortalità materna e infantile sono i principali problemi che il nostro paese deve affrontare, ma sono tutte sfide superabili” ha detto la Gbowee, promettendo che la nuova iniziativa “aiuterà le giovani liberiane a venir fuori dalla squallore sociale e dalla decadenza per diventare artefici di pace”.