Il ddl Pillon “non è emendabile, va ritirato” perché frutto di “nostalgia reazionaria” che riporta l’Italia “al Medioevo”. Per questo è arrivato il momento della mobilitazione: “Sfidiamoli sul loro campo. Andiamoci anche noi a Verona dove si troveranno tutti i movimenti pro-life a prospettare un altro modello di vita che non guarda al Medioevo”. Le opposizioni alzano la voce contro il disegno di legge del leghista Pillon e chiamano a raccolta a Verona, dove dal 29 al 31 marzo si terrà il congresso mondiale delle famiglie. Durante una conferenza stampa al Senato, l’ex ministra Valeria Fedeli denuncia “un attacco esplicito a chi non ha la possibilità di esprimersi, ovvero i bambini e le bambine. Questo ddl non è emendabile, va ritirato”. Emma Bonino (+Europa) sorride sarcastica: “Mi sembra di rivivere battaglie dalla mia giovinezza. Mi sembra di essere tornata agli anni Settanta.
Servono quelle mobilitazioni, quegli slogan: ‘Io sono mia’, tanto per iniziare”. Bonino parla del ddl come di una “intrusione inaccettabile nella vita privata dei cittadini, frutto di nostalgia reazionaria. La chiamata alla mobilitazione- aggiunge- serve anche per evitare altro: se cominciamo a cambiare la famiglia arriviamo a cambiare la 194”. Bonino annuncia che nei giorni del congresso mondiale delle famiglie i Radicali riuniranno il comitato proprio a Verona. Pietro Grasso (Leu) critica “l’orribile tassello di una regressione più vasta”, frutto della “peggiore spinta reazionaria, maschilista, omofoba e razzista”. Per Laura Boldrini “è la prima volta dalla seconda guerra mondiale che le nostre conquiste vengono messe in discussione. Il desiderio dell’uomo solo al potere, che non è solo italiano, passa attraverso la compressione dei diritti delle donne. Essere femministi oggi è una cosa che ci deve dare orgoglio”.
L’ex presidente della Camera invita tutti a Verona: “Sfidiamoli sul loro campo. Andiamoci anche noi a Verona dove si troveranno tutti i movimento pro-life a prospettare un altro modello di vita che non guarda al Medioevo”.