La prima famiglia, i Chivalán, è originaria di Uspantán, nel dipartimento settentrionale del Quiché, lo stesso comune che ha dato i natali al Premio Nobel per la Pace 1992, la dirigente indigena Maya Rigoberta Menchú Túm; la seconda, i Funes Vásquez, di Terreo, del dipartimento nord-occidentale di Huehuetenango.
Rosalina Vicente Chivalán si è riunita con suo fratello Rufino: la loro vicenda risale al 1980, quando la comunità di Desengaño fu rasa al suolo dai militari. Rosalina continua a cercare altri quattro fratelli ‘desaparecidos’ (gli scomparsi furono almeno 45.000, 200.000 le vittime del conflitto) da cui fu costretta a separarsi quando i soldati prelevarono i genitori Tomás Vicente Tzunux e Marta Chivalán. Le spoglie di Tomás sono state esumate da una fossa comune il 16 ottobre, mentre Marta resta dispersa.
Avilio Funes Vásquez ha invece potuto riabbracciare i fratelli Criserio e Ofelia, ma all’appello manca un’altra sorella, Elsira. Per loro la separazione giunse nel 1981 quando l’esercito trucidò i genitori, Martin Funes e Úrsula Velásquez.
Decenni dopo la fine del conflitto il ‘Gam’ continua a lavorare per i ‘desaparecidos’ con l’obiettivo di “ricostruire il tessuto sociale che fu disarticolato”. Solo quest’anno è riuscito a riunire nove famiglie.