“A fronte dei tragici fatti e delle vittime che abbiamo pianto nelle scorse settimane, è evidente che il riassetto idrogeologico è la vera e assoluta priorità per l’Italia. Dovrebbe esserlo per il governo italiano e per l’Unione” afferma l’eurodeputata Eleonora Forenza (GUE/NGL) nella plenaria di Strasburgo. Secondo i dati del rapporto 2018 dell’Istituto protezione ambientale (ISPRA), in Italia 2 milioni di abitanti (il 3,5% della popolazione) sono esposti a forte rischio alluvioni, 6 milioni (oltre il 10%) a rischio medio. Quasi il 10% degli edifici italiani è a rischio medio per alluvioni. Il 91% dei comuni italiani (7275 su 7983) risulta a rischio combinato per alluvioni e frane. “Altro che fiscal compact, TAP e TAV, “grandi opere”, inutili e dannose, che drenano enormi risorse: 1,5 miliardi di euro prestati dalla Banca europea per gli investimenti per il gasdotto Tap, una cifra mai definitiva quella stanziata per la TAV in Val di Susa – continua Forenza – Servirebbero risorse, innanzitutto ai comuni impegnati nelle rilevazioni degli abusi edilizi e che invece sono privi delle strutture essenziali per l’applicazione delle leggi contro l’abusivismo. Comuni che dai tagli e dai vincoli di bilancio sono stati svuotati di risorse, competenze e mezzi per affrontare un problema pesantissimo, in particolare al sud. Serve una nuova stagione di investimenti pubblici per sanare questa situazione pericolosissima. Bisogna discutere di come l’Unione può sopperire ai danni fatti da politiche pro abusivismo e dalla carenza di risorse dovute ai tagli.”
Forenza: serve una nuova stagione di investimenti pubblici. Il riassetto idrogeologico è prioritario per Italia e Ue
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