È giunto il momento di tornare ad alzare la voce. Gli insulti e le minacce di Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista non sono soltanto l’assalto ad una categoria di professionisti, ma rappresentano anche e soprattutto il tentativo di scardinare l’articolo 21 della Costituzione e i valori fondamentali della democrazia italiana. Per questo, insieme con Beppe Giulietti, chiediamo alla categoria e ai cittadini che hanno a cuore i valori della nostra Carta Costituzionale, di testimoniare la nostra contrarietà ritrovandoci nelle piazze italiane. All’appello ha già risposto Carlo Verna, presidente del Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti.
La prima risposta pubblica agli attacchi del vicepremier Di Maio e di quanti pensano di poter ridurre al silenzio l’informazione italiana è fissata per martedì 13 novembre. La FNSI promuove il flashmob #giùlemanidall’informazione, aperto non soltanto ai giornalisti, ma anche a cittadini e associazioni che considerano l’informazione un bene essenziale per la democrazia. Il flashmob si terrà in contemporanea, dalle 12 alle 13, nelle piazze dei capoluoghi di regione. Le piazze saranno rese note nelle prossime ore.
Ritrovarsi in piazza contemporaneamente significa respingere tutti insieme attacchi volgari e inaccettabili contro l’informazione e i giornalisti. Ormai non si tratta più di episodi isolati, ma di azioni mirate a screditare una categoria di professionisti con lo scopo di disorientare l’opinione pubblica. Una forza politica, il Movimento 5 Stelle, che teorizza il superamento del Parlamento e della democrazia liberale ha messo nel mirino i giornalisti e gli editori perché per realizzare questo progetto bisogna togliere di mezzo tutti gli organismi intermedi e impedire ai cittadini di conoscere. Soltanto un’informazione debole, docile o assente può consentire alla disinformazione di massa, veicolata attraverso gli algoritmi e le piattaforme digitali, di prendere il sopravvento e di manipolare il consenso e le coscienze dei cittadini. È un disegno al quale bisogna opporsi con forza. A cominciare da martedì prossimo.
Articolo di Raffaele Lorusso