Ad oggi, 17 paesi del Consiglio d’Europa hanno firmato la Convenzione, l’Unione europea ancora no.
Amnesty International giudica inaccettabile che in Europa, ogni giorno una donna su cinque subisca violenza.
‘Affinche’ le donne possano sentirsi sicure nelle strade, nei posti di lavoro e nelle loro case, i singoli stati e l’Unione europea devono affrontare tutti gli aspetti della violenza sulle donne, come la prevenzione, la tutela, i procedimenti legali e i risarcimenti’ – ha dichiarato Nicolas Beger, direttore dell’Ufficio di Amnesty International presso le istituzioni europee.
Negli ultimi due anni, la Commissione europea e il Consiglio dell’Unione europea, sotto le presidenze di Svezia, Spagna e Belgio, hanno realizzato passi avanti significativi per contrastare la violenza sulle donne, attraverso l’adozione di una Carta delle donne, di una strategia per l’uguaglianza di genere e la promessa di una strategia europea per combattere la violenza sulle donne. Tuttavia, a queste azioni non e’ ancora corrisposto un impegno concreto.
‘L’impegno dell’Unione europea a lottare contro la violenza sulle donne dev’essere rilanciato. Attraverso la firma della Convenzione del Consiglio d’Europa, sara’ possibile assicurare che l’Europa diventi una zona a tolleranza zero per la violenza sulle donne e che le donne e le ragazze siano protette da ogni forma di violenza’ – ha concluso Beger.
La Convenzione del Consiglio d’Europa sulla prevenzione e la lotta contro la violenza sulle donne e la violenza domestica e’ un trattato internazionale dettagliato e giuridicamente vincolante, che contiene misure per la prevenzione della violenza, la protezione delle vittime e i procedimenti penali per i colpevoli.
Adottata nel corso della sessione del Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa del 10 e 11 maggio 2011 a Istanbul, la Convenzione e’ stata salutata da Amnesty International come un importante passo verso la fine della violenza sulle donne in Europa. Entrera’ in vigore una volta sara’ stata ratificata da 10 stati. La Convenzione e’ aperta agli stati membri del Consiglio d’Europa ma possono aderirvi altri stati e la stessa Unione europea. Finora, e’ stata firmata da 17 paesi mentre nessuno l’ha ancora ratificata.
L’Italia non ha ancora firmato la Convenzione. Amnesty International ritiene che la firma e la conseguente ratifica di questo strumento internazionale da parte dell’Italia sia un passo indispensabile per proteggere le donne contro qualsiasi forma di violenza.