Esistono luoghi dove la cultura, la partecipazione, la responsabilità verso la gente e il territorio che ci circonda, hanno ancora un significato. Tanto grande da trasformare quel desiderio di diffondere una certa cultura in necessità, in un’azione ferma e coraggiosa. E come il seme va interrato per far crescere la pianta, un luogo a volte va occupato e autogestito per dargli un nuovo senso, per mettere in moto un progetto popolare dove davvero al centro vi sia il diritto di ogni cittadino a immaginare la città che si vuole. Stiamo parlando del diritto ad una cittadinanza attiva, partecipe, una cittadinanza che si occupa e si preoccupa del territorio e di chi lo abita. Uno di questi luoghi a Roma è lo S.Cu.P (Sport e Cultura Popolare) dove ad intrecciarsi ogni giorno, da oltre un anno, sono energie propulsive volte alla partecipazione e alla cultura, popolare s’intende. Perché è il popolo, cioè la gente comune, i bambini che giocano per strada, i ragazzi che discutono alle panchine, gli anziani che chiacchierano a passo lento, tutti coloro che attraversano veloci la città cercando intorno nuovi stimoli, che danno un valore alle strade e agli edifici che abitiamo. Ed è la fantasia, il dinamismo, i sogni e l’esperienza di tutti loro che riempie di senso e di vita una città che altrimenti restituirebbe soltanto silenzio e vuoto. Come vuoto era lo spazio di S.Cu.P prima che un gruppo molto determinato di cittadini del 7° Municipio decidesse di occuparlo il 12 maggio 2012.
Ora, questo luogo che sorge tra le mura Porta Maggiore colme di storia e di passato e il traffico e il movimento di Piazza Re di Roma, è un riferimento importante per il 7° Municipio e per la città tutta. S.Cu.P è un crocevia di popoli e di culture, di idee e di iniziative. Partito come palestra popolare, che conta ogni mese decine di iscritti, S.Cu.P ha nel tempo sviluppato molti altri progetti nati dal basso. Come la biblioteca e la scuola popolare che conta fino ad ora oltre 150 presenze ai corsi promossi, come lo sportello di ascolto psicologico “Adesso parlo io” pensato per l’infanzia, l’adolescenza e la famiglia, lo Spazio bimbi dedicato ai più piccoli ma anche ai genitori che qui possono incontrarsi e confrontarsi, l’Hostaria agli Scuppiatti gestita da cittadini appassionati alla “buona” cucina dove per buona si intende sana e biologica.
Ma non solo, tanti altri spazi di aggregazione e confronto animano questo spazio: RadioSonar ne è un esempio, il progetto web radiofonico che rappresenta un vero e proprio laboratorio in continua evoluzione dove attraverso i nuovi linguaggi multimediali si guida l’alternarsi al microfono di progetti emergenti, musica, testimonianze e nuove sinergie. Senza dimenticare il mercato di produttori e artigiani organizzato la prima domenica di ogni mese, l’orto popolare, il laboratorio di progettazione, uno spazio per prove teatrali, uno per formazione, seminari e assemblee e wi-fi gratuito. Tutto rigorosamente popolare.
Oggi, martedì 5 novembre, tutto questo è messo in discussione da una nuova visita dell’Ufficiale Giudiziario assistito dalle forze dell’ordine, volta a restituire il bene alla proprietà: la Unieco interessata a quanto pare a recuperare lo stabile per farne un centro commerciale. In occasione dell’appuntamento, S.Cu.P ha invitato i cittadini ad intervenire e partecipare alla giornata a partire dalla 9 della mattina, offrendo la “Colazione Antisfratto” a base di caffè e torta di mele. Molti cittadini si sono ritrovati per difendere e animare, come ogni giorno lo spazio, per difendere il diritto di immaginarsi la città come qualcosa che sia davvero di tutti, in cui tutti hanno una parte, una voce, competenze da condividere, esperienze da compartire, spazi da animare e progetti da costruire. A sostenere S.Cu.P stamattina vi erano anche alcuni rappresentanti politici, come il parlamentare Marco Miccoli, Susi Fantino Presidentessa del 7° Municipio, a fianco di S.Cu.P. fin dalla sua nascita, l’Assessore Comunale allo Sport e il capo gruppo di SEL a Roma Gianluca Peciola. A dimostrazione del fatto che il progetto S.Cu.P. è ormai inserito indubitabilmente nel tessuto sociale e locale del 7° Municipio, e rappresenta un luogo di aggregazione e confronto non soltanto piacevole ma necessario, auspicabile in una città dove la crisi economica e la povertà dilagante porta i cittadini ad essere sempre più disorientati e soli, incapaci di trovare nuovi riferimenti e ambiti di confronto positivi e solidali. La risposta dell’Ufficiale Giudiziario non ha tardato comunque ad arrivare: una nuova visita prevista per il prossimo 28 novembre è stata fissata. La volontà delle forze dell’ordine di sgomberare lo spazio rimane dunque ancora forte, ma altrettanto decisa è quella di S.Cu.P. di resistere e di tutelare uno spazio che è, a tutti gli effetti, dei cittadini e della loro città.