Reporter senza Frontiere condanna l’uccisione del direttore di Rádio Meridional Claudio Moleiro de Souza da parte di un intruso, avvenuta il 12 ottobre all’interno della stazione radiofonica a Jaru, nello stato nordoccidentale di Rondônia (Brasile). Un suo collega, Alberto Dutra Duran, è stato ferito nell’attacco.
“Esortiamo le autorità ad agire rapidamente per fare la massima luce su questo omicidio” dichiara Reporter senza frontiere. “La polizia esclude il furto come movente, stabilendo che il bersaglio era Souza. Essendo il movente ancora sconosciuto, chiediamo agli investigatori di esaminare seriamente la possibilità che esso sia legato al suo lavoro di giornalista.”
Vedendo entrare un uomo armato nella stazione radio, Souza e Duran si erano nascosti nello studio di registrazione. Poi, credendo che l’uomo fosse andato via, erano venuti fuori per cercare aiuto. A quel punto, il tiratore ha aperto il fuoco, colpendo mortalmente Souza al collo e ferendo Duran al braccio. Duran è ora fuori pericolo.
Souza è il sesto giornalista ad essere ucciso in Brasile dall’inizio del 2013, anno che ha visto un incremento della violenza contro i giornalisti, sia in termini di omicidi sia per quanto riguarda la violenza della polizia nel corso di manifestazioni.
Pablo Jacob, fotografo per il giornale O Globo, e il freelancer Alexandro Auler sono rimasti vittime della violenza della polizia mentre seguivano la cronaca di una dimostrazione a Rio de Janeiro il 15 ottobre.
Secondo l’associazione brasiliana del giornalismo investigativo (ABRAJI), almeno 85 giornalisti sono stati attaccati, minacciati o arrestati dall’inizio dell’ondata di proteste a giugno.
Traduzione dall’inglese di Giuseppina Vecchia per Pressenza