“Come sindaco io ho pensato ma è giusto quello che è successo a Becky (Moses), gli hanno negato i documenti ed è finita di nuovo nell’inferno di San Ferdinando. Chi ha pagato per lei? Parlano di matrimoni come se fosse un’agenzia matrimoniale. È solo un matrimonio. Che poi è tutto regolare. Riace non ha avuto più soldi degli altri Sprar, ma abbiamo fatto integrazione. Anche il giudice me lo ha detto: ‘A lei non le contestiamo nulla di grave’. Pensiamo di essere in un mondo in cui tutto si paga. Forse la Costituzione italiana la rispetto più io, che tanti che si nascondono dietro le regole. Sono tutti esseri umani allo stesso modo, senza distinzioni del colore della pelle. Ringrazio tutti quelli che rivendicano una giustizia che non c’è. Questo è un reato di umanità, voglio vedere che succede ora. Mi hanno fatto la radiografia, ogni momento della mia vita hanno registrato. Ma io non ho nulla da nascondere” ha dichiarato stamattina Mimmo Lucano al tribunale di Locri, uscendo dall’interrogatorio di garanzia in cui sono stati confermati gli arresti domiciliari.
Intanto la pagina Facebook Riace patrimonio dell’umanità ha lanciato un appello per convocare manifestazioni in tutte le città d’Italia, in appoggio a quella annunciata a Riace il 6 ottobre alle 15 e oltre ai presidi già previsti a Milano e in Val Susa.