Decine di migliaia di agricoltori dello Stato indiano dell’Uttar Pradesh (nord) sono stati respinti da lacrimogeni e cannoni ad acqua alle porte di Delhi, mentre erano in marcia per chiedere una serie di riforme.
“Avvertiamo il governo che in ogni caso arriveremo a Delhi, non importa quante barriere imporranno o quanta forza useranno” ha detto un manifestante intervistato dal sito d’informazione ‘Outlook India’. I dimostranti rivendicano la riduzione del costo dell’energia e del carburante, l’annullamento di alcuni debiti nonché un “prezzo minimo di sostegno” per la canna da zucchero, materia prima della quale l’India è uno dei massimi produttori mondiali e che viene spesso sottopagata dagli zuccherifici.
Diversi esponenti dell’opposizione sono intervenuti a favore dei contadini, tra cui il presidente del Partito del Congresso, Rahul Gandhi, che ha accusato il Bharatiya Janata Party (Bjp) al governo di “violenze brutali” contro i manifestanti alle porte di Delhi.