Oggi si è tenuta la manifestazione a favore del Serristori, storico ospedale di Figline Valdarno.
La manifestazione è stata indetta dai Cobas in accordo con i lavoratori dell’ospedale.
Numerosissima la partecipazione della popolazione Valdarnese che ha risposto in maniera sentita e con forza all’appello per impedire che il Serristori venga rimaneggiato dalle scellerate politiche dei tagli messe in atto dalla ASL della Regione Toscana.
Contro la chiusura del Serristori hanno aderito inoltre molte associazioni locali, una delegazione di lavoratori della Pirelli e i lavoratori dell’ospedale di Volterra venuti in solidarietà, che stanno subendo uguale sorte coi tagli messi in atto dall’ASL.
Sempre nella giornata di oggi i Cobas a difesa della struttura e dei lavoratori hanno indetto uno sciopero generale, a cui in solidarietà, hanno partecipato anche molti negozianti della zona chiudendo i negozi.
Molti i gruppi politici locali presenti a partire dalla lista civica Salviamo il Serristori, Rifondazione Comunista, Movimento 5 Stelle, SEL e PDL che per una volta si sono trovati tutti concordi nella protesta contro la chiusura dell’opsedale Serristori.
La manifestazione si è snodata per tutto il paese con dei momenti di sit-in e si è conclusa nella piazza centrale di Figline dove sul palco hanno parlato il Consigliere Provinciale di Rifondazione Comunista Andrea Calò che ha dato un grossissimo contributo al successo della manifestazione e ha ringraziato con affetto tutti i partecipanti, il Sindaco di Figline Riccardo Nocentini si è rifatto ai valori della Costituzione Italiana citando l’articolo 32 che tutela e garantisce la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, il Sindaco ha preso poi una forte posizione impegnandosi in prima persona contro la chiusura dell’ospedale, ha concluso l’intervento il rappresentante del Sindacato dei Cobas, Domenico Mangiola che ha ribadito come da sempre come lavoratori del Serristori si stiano impegnando per dare un servizio valido a tutti i cittadini, un servizio dove si mettono le persone al centro e non i numeri, Domenico ha inoltre denunciato come siano sempre le persone e i cittadini a pagare per le scelte sbagliate e criminali di pochi che invece di fare l’interesse collettivo fanno l’interesse solo di una piccola parte, Domenico ha concluso garantendo che questo sarà soltanto l’inizio di questa lotta a favore dei lavoratori del Serristori e di tutti i cittadini Valdarnesi.
Da ricordare che il Serristori è un ospedale storico del posto, un piccolo gioiello, una delle poche realtà che funzionano, nato da una donazione fatta alla collettività, è da sempre vicino ai cittadini grazie all’impegno umano e competente del personale che vi lavora all’interno, risultando inoltre come prima struttura a livello Italiano per capacità nel riuscire a curare l’Ictus.