Particolarmente forte e’ stata la protesta dell’allevatore che ha piu’ volte inveito ritenendo di essere vittima di un ingiusto provvedimento.
Le carni degli animali erano risultate tuttavia contaminate dalla diossina, sulla base dei riscontri di laboratorio dell’Istituto Zooprofilattico di Teramo, specializzato in questo tipo di analisi.
I capi di bestiame sono stati uccisi in mattinata.
La mattanza e’ casualmente avvenuta nella giornata in cui i periti della Procura di Taranto hanno raccolto nuovi dati sulle emissioni industriali di diossina.
Altamarea, la rete di associazione e cittadini che si batte contro l’inquinamento e per la salute, ha denunciato l’immobilismo degli enti locali, esprimendo al contempo sostegno al personale Asl dei servizi veterinari impegnato in questa operazione molto contestata ma finalizzata ad evitare un’ulteriore contaminazione della catena alimentare.
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