Oggi, 11 settembre davanti all’Ambasciata Francese si è tenuta una manifestazione per protestare contro la scellerata proposta di Hollande di chiedere all’Onu l’autorizazione a intervenire con la forza in Siria. La proposta si sarebbe dovuta votare oggi, e invece è slittata al 18 settembre. Rimane cmq forte l’intento di Hollande di intervenire. Per chiedere alla Francia di rinunciare a questo folle piano, che genererebbe un vortice enorme e irrefrenabile di violenza, e per dire no a tutte le guerre la rete nowar di Roma ha indetto un sit-in rumoroso e colorato proprio davanti all’austero palazzo di Piazza Farnese.
Un centinaio di persone hanno animato la piazza seguendo la coinvolgente musica della Murga. Al megafono diversi esponenti della rete nowar hanno spiegato, rivolgendosi ad Hollande, le ragioni della manifestazione. In questa data, tristemente ricordata per il colpo di stato di Pinochet in Cile e per l’attacco alle torri gemelle, è importante scendere in piazza e dire una volta ancora no alla guerra. No alla corsa agli armamenti, no ad una guerra ingiusta voluta dagli Usa, che non hanno tratto nessuna lezione dalla lotta al terrorismo che tante morti ha generato nel medio oriente.
Hollande deve invece sostenere la Russia nella sua proposta, accettata da Assad e sostenuta anche dall’Iran e dal segretario Onu, di sottoporre al controllo degli osservatori internazionali gli arsenali chimici siriani. Questa rappresenta ad oggi l’unica alternativa possibile per fermare l’imminente attacco degli Usa e della Francia già dichiarato pubblicamente. È chiara la ferma volontà della popolazione civile a non voler essere complice di nuovi conflitti mascherati sotto l’accezione umanitaria. Non c’è alcuna umanità nella guerra, nella violenza. Le mobilitazioni non si fermeranno, come non si arresterà la forte determinazione della società civile, qui come in Francia e negli Stati Uniti.