L’imbarcazione Open Arms della ONG Proactiva Open Arms è appena arrivata nel porto di Palma di Maiorca con Josefa, la donna di origine camerunense trovata viva in stato di grave shock, e i cadaveri di un bambino e una donna, tutti e tre recuperati lo scorso 17 luglio tra i resti di una barca abbandonata e completamente distrutta a 80 miglia dalle coste libiche.
L’organizzazione ritiene importante denunciare pubblicamente l’omissione di soccorso da parte della cosiddetta guardia costiera libica e del mercantile Triades, che hanno abbandonato i naufraghi al loro destino provocando la morte di due persone.
Questo episodio e l’esponenziale aumento del numero di morti nel Mediterraneo degli ultimi mesi sono la conseguenza diretta della criminalizzazione delle ONG impegnate in operazioni di soccorso nel Mar Mediterraneo. L’obiettivo è quello di legittimare le milizie libiche, finanziate dall’Italia e dalla UE, e ridurre in questo modo il numero di arrivi in Europa.
Riconsegnando le persone all”inferno della Libia, uno stato fallito nel quale vengono quotidianamente commessi crimini e abusi, si violano i diritti più elementari degli uomini e delle donne salvati.
L’Open Arms è affiancata dal veliero Astral, presente anch’esso in missione con a bordo osservatori che sono stati testimoni in prima persona di tutto ciò che è accaduto.
Per tutte queste ragioni, Proactvia Open Arms ha deciso di convocare una conferenza stampa sabato 21 luglio 2018 alle ore 12:30 presso il Centre Flassanders (Carrer de la Ferreira, 10, 07002, Palma, Isole Baleari) durante la quale interverranno:
- Oscar Camps, direttore e fondatore di Proactiva Open Arms.
- Anabel Montes, Capo missione dell’Open Arms
- Erasmo Palazzotto, Deputato italiano del partito Liberi e Uguali
- Marc Gasol, giocatore professionista NBA e volontario a bordo dell’Open Arms