L’informazione, riferita oggi dal ‘Philippine daily inquirer’, era contenuta in documenti ‘top secret’ del 1969 e declassificati per le esigenze di un’inchiesta avviata dal Senato statunitense su operazioni della Cia in Laos e sul deposito di armi nucleari in varie parti del mondo durante il periodo della guerra fredda. Archivi di Stato statunitensi, scrive ancora l’‘Inquirer’, confermano che dagli Anni ‘50 ai primi Anni ‘90 Washington spostò armamenti atomici dall’America settentrionale e dall’Europa occidentale verso la Corea del Sud, le Filippine e il Pacifico occidentale.
Condannando quello che chiama “l’ipocrisia nucleare degli Stati Uniti”, Renato Reyes, segretario generale del Bayan, ha sottolineato che “l’America dice di preoccuparsi per la proliferazione delle armi nucleari, quando è lei a detenere il maggior numero di depositi di armi nucleari nel mondo”. Nelle Filippine si suppone che le armi siano state custodite nelle basi statunitensi di Clark e Subic sin dal 1966 e che Marcos ne era a conoscenza. Le basi furono chiuse nel 1991, dopo circa un secolo di presenza militare statunitense nelle Filippine. Alcune organizzazioni denunciano l’elevata presenza di sostanze tossiche nella zona.