Parate, fanfare, bande e cori di soldati e studenti; visite guidate a caserme, porti, aeroporti e basi militari. Più militarizzata del solito l’edizione 2018 della Festa della Repubblica italiana. Per il 2 giugno, sono stati “reclutati” un po’ in tutta Italia decine di migliaia di studenti e insegnanti, in posa sull’attenti e mano al petto, sotto il tricolore e accanto ai reparti d’élite delle forze armate. Tra le iniziative più controverse spicca certamente quella promossa dal 60° Stormo dell’Aeronautica Militare di stanza a Guidonia (Roma), a cui hanno preso parte circa 800 giovani degli istituti scolastici dell’intera provincia di Roma, gli ospiti delle Case Famiglia del territorio ed alcune associazioni di volontariato che operano nel campo della disabilità.
Adotta un sorriso di un soldato il discutibilissimo titolo delle attività organizzate dal personale del 60° Stormo alla vigilia della “Rivista” per la Festa del 2 giugno. “Il progetto mira a creare una possibilità di contatto tra le realtà sociali attraverso una comunicazione comune, quella di sorridere insieme”, si legge nel sito internet dell’Aeronautica Militare. “La fatica della marcia sotto il sole o sotto l’acqua, l’impegno di tutti gli organizzatori per la buona riuscita viene ricompensata dal sorriso, anche se timido, che i bambini e gli adolescenti esternano senza pregiudizio o filtro ma in maniera del tutto incondizionata”.
È dal 2007 che il Comando del 60° Stormo di Guidonia “invita” gli studenti degli istituti dei comuni limitrofi per “avvicinarli al mondo delle Forze Armate, delle Forze di Polizia e di tutte le realtà che prendono parte alla Rivista della Festa della Repubblica”, spiega l’ufficio stampa dell’Aeronautica. “L’incontro tra il personale militare di Guidonia e gli studenti delle scuole medie e superiori avviene attraverso la presentazione dei simboli, delle uniformi e della storia dei Reparti che ogni anno prendono parte alla Sfilata. Per i bambini delle scuole elementari invece l’avvicinamento viene mediato dal gioco e dal contatto con il personale, i mezzi ed in particolare i cani dei cinofili”.
Altri particolari sulle discutibili finalità “educative” del progetto Adotta un sorriso di un soldato vengono fornite da una delle sue principali collaboratrici, Annamaria Cecchetti. “La consapevolezza delle specialità professionali del Ministero della Difesa favorisce la conoscenza più diretta e tangibile della realtà di un’Istituzione impegnata su territorio nazionale e all’estero a garanzia dell’incolumità di tutti gli italiani”, ha dichiarato Cecchetti. “L’attività ludica e culturale allo stesso tempo si trasforma in un valore aggiunto che consolida quella relazione emotiva, la quale attraverso l’espressione facciale del sorriso, innesca automaticamente sentimenti quali l’empatia, la serenità e la voglia di stare tutti insieme uniti nella gioia. Riconoscere i Reparti attraverso le loro uniformi e le attività esperienziali, quali la marcia insieme ai soldati, sono stati i punti cardini della relazione soldato-bambino in Patria”.
Intitolato alla memoria dell’aviatore Alfredo Barbieri, caduto in combattimento nel 1916, l’aeroporto militare meta delle attività educative pro “sorriso empatico-militare” di centinaia di bambini, è situato nel comune di Guidonia Montecelio. Attualmente è sede di vari enti dell’Aeronautica Militare, quali il Centro logistico polivalente, la Direzione di Commissariato, il Centro di selezione AM e il 60° Stormo che ha il compito di svolgere i Corsi di Volo a Vela per i frequentatori dell’Accademia Aeronautica. Al 60° Stormo sono attribuite pure importanti “attività promozionale dell’immagine della Forza Armata”, mediante lo svolgimento dei corsi di “Cultura Aeronautica”, predisposti dallo Stato Maggiore dell’Aeronautica in accordo con il Ministero della Pubblica Istruzione (MIUR). I corsi interessano gli studenti delle scuole medie superiori in ambito nazionale e sono articolati in una parte di istruzione a terra sui principi basilari del volo ed una parte pratica in volo su velivoli addestratori Siai S.208/M. Il reparto di volo supporta inoltre le attività del Comando Scuole Aeronautica con l’ausilio dei caccia-addestratori MB339A/CD e SIAI 208 e dell’elicottero leggero multiruolo NH500/E.
Nello scalo aeroportuale di Guidonia ha pure sede la Scuola di Aerocooperazione, l’Istituto Militare Interforze di “formazione specialistica e valenza tecnico-operativa nel campo dell’interpretazione di immagini telerilevate ed in quello della cooperazione aeroterrestre e aeronavale”. I corsi della Scuola di Aerocooperazione sono aperti, oltre che al personale militare delle forze armate italiane, anche a quello dei paesi partner della NATO e dei Paesi partecipanti al programma internazionale di Partenariato per la Pace dell’Alleanza Atlantica: Armenia, Austria, Azerbaijan Bielorussia, Bosnia ed Herzegovina, Finlandia, Georgia,Irlanda. Kazakistan, Kirghizistan, Malta, Moldova, Russia, Serbia, Svezia, Svizzera, Tagikistan, Turkmenistan, Ucraina e Uzbekistan. Una lista dove sono tanti i Paesi coinvolti direttamente in sanguinosi conflitti o che certo non brillano nel rispetto dei diritti umani e nella difesa delle libertà.