Il nuovo Congresso frutto delle elezioni di aprile, che hanno portato alla presidenza il nazionalista di sinistra Ollanta Humala, ha adottato la normativa all’unanimità dei presenti in aula (113 su 130 seggi). Un evento che entrerà nella storia del Perù, secondo il primo deputato indigeno amazzonico eletto nel paese andino, Eduardo Nayap, dell’etnia Awajun.
In conformità con la Convenzione 169 dell’Organizzazione internazionale del lavoro (Oil/Ilo), che il Perù ha ratificato oltre 15 anni fa senza mai applicarla, la nuova legge non attribuisce un vero e proprio diritto di veto dei popoli nativi sullo sfruttamento delle risorse, ma, in caso di contenzioso, obbliga lo Stato a trovare soluzioni di consenso che ne rispettino i diritti.
A detta di Nayap potrà contribuire a evitare i conflitti sociali legati alla difesa dell’ambiente, per gli scettici potrebbe invece dissuadere gli investitori stranieri nel settore energetico e minerario.