Sei volte negli ultimi due anni e mezzo. Sono le soste che l’incrociatore lanciamissili balistici “USS Porter” della Marina Militare Usa ha effettuato nel porto NATO di Augusta in Sicilia. L‘unità da guerra è al centro dell’inchiesta che l’autorità giudiziaria di Venezia ha avviato dopo il sequestro, tre giorni fa nella città di Mira, di un tir dell’azienda di trasporti “Zuccaro” di Catania con a bordo 150 fusti con ben venti tonnellate di “rifiuti speciali”, etichettati con la scritta, appunto, “USS Porter”. Il carico, molto probabilmente proveniente direttamente dalla base di Augusta o dalla vicina stazione aeronavale di Sigonella da cui gerarchicamente dipende il pontile in uso alla VI Flotta della Marina statunitense, era diretto al Centro Risorse di Motta di Livenza, azienda che opera nella gestione dei rifiuti industriali.
La prima sosta dell’incrociatore nel porto siciliano risale al 10 settembre 2015: in quell’occasione l’unità si rifornì di carburante prima di partecipare all’esercitazione NATO di guerra antisottomarina “Dynamic Manta 2015” nelle acque del mar Ionio. Dopo una breve sosta nella base navale di Souda Bay, in Grecia, l’“USS Porter” fece ritorno ad Augusta il 23 settembre per poi ripartire il giorno successivo alla volta di Valona, Albania.
Il 2 novembre 2015, l’incrociatore lanciamissili effettuava una breve sosta ad Augusta per consentire il cambio di una parte dell’equipaggio e ripartire per la stazione aeronavale di Rota, in Spagna. Un ulteriore breve stop ad Augusta per rifornimenti veniva effettuato da “USS Porter” il 23 marzo 2016. L’incrociatore approderà nel porto siciliano ancora una volta il 1° maggio 2016 dopo aver partecipato a una complessa esercitazione aeronavale multinazionale nelle acque del Mediterraneo orientale con tanto di sosta tecnica in Israele. L’ultimo approdo di “USS Porter” nel pontile di Augusta risale invece all’1 giugno 2016, alla vigilia di una lunga campagna di pattugliamento navale della VI Flotta nel Mediterraneo. Molto probabilmente, dunque, lo scarico dei 150 fusti di “rifiuti speciali” è avvenuto in una di queste sei soste in Sicilia. Recentemente, l’incrociatore lanciamissili, è approdato comunque in altri due scali in territorio italiano: il 15 giugno 2016 presso il pontile per il rifornimento di carburanti della NATO di Gaeta; il 30 dicembre 2016 presso il terminal intermodale del porto di Venezia, dove si è trattenuto per altri tre giorni consentendo ai marines di festeggiare l’anno nuovo nel capoluogo. Il 28 ottobre e il 30 novembre 2017, USS Porter ha invece attraversato lo Stretto di Messina, entrando in acque territoriali nazionali.
L’incrociatore statunitense ha partecipato operativamente all’attacco missilistico sferrato il 7 aprile 2017 contro la base aerea di Shayrat in Siria, lanciando sugli obiettivi una trentina di missili da crociera “Tomahawk Land Attack Missiles (TLAMs)”. Alla vigilia della sanguinosa azione di guerra, l’unità aveva partecipato all’esercitazione NATO “Dynamic Manta 2017”, sotto la direzione del Comando Usa di Sigonella. In quell’occasione, alcune delle navi e dei sottomarini a capacità e propulsione nucleare in forza alle marine dell’Alleanza Atlantica, fecero una sosta tecnica ad Augusta: nell’elenco ufficiale di quelle in rada presso il terminal petrolifero militare siciliano non c’è però traccia dell’incrociatore scarica rifiuti.