“L’Ilva sara’ una lepre che che tutti a livello europeo vorranno rincorrere”, ha dichiarato il senatore Massimo Mucchetti del PD in visita a Taranto come presidente della Commissione Industria.
WWF, Fondo Antidiossina e PeaceLink hanno smentito Mucchetti mostrando ai giornalisti la pagina 6 del “Rapporto Ambiente e Sicurezza 2009” dell’Ilva in cui l’azienda dichiarava la “copertura di tutte le linee nastro”, quando attualmente sono ancora scoperte. L’Ilva ha chiesto una proroga al 27 ottobre 2015 per la loro copertura disattendendo una prescrizione AIA fondamentale che scadeva il 1′ gennaio 2013.
A quale lepre di riferisce il senatore Mucchetti se ILVA ci mettera’ ben due anni per realizzare una cosa che doveva essere fatta fin dal 2009 e che doveva risultare gia’ attuata come da cronoprogramma Aia?
Abbiamo l’impressione che si stiano lanciando ottimistici proclami politici privi di alcun fondamento.
VIDEO MARESCOTTI, BATTAGLIA E MATACCHIERA IN PREFETTURA https://www.facebook.com/
ore 9.00
Conferenza stampa alle ore 10.30 del Fondo Antidiossina e di PeaceLink nell’androne della Prefettura a Taranto per presentare le caratteristiche di tossicità della “polvere mortale” che sarà consegnata ai senatori in visita a Taranto. Nella conferenza stampa Antonia Battaglia spiegherà perché la Commissione Europea ha avviato una procedura di investigazione sull’Ilva di Taranto. Sarà illustrato ai giornalisti un dossier (http://www.peacelink.it/ecologia/docs/4407.pdf) contenente le segnalazioni fatte alla Commissione Europea e verrà spiegato come il decreto 61 in discussione al Senato può ulteriormente peggiorare la situazione dell’inquinamento introducendo sistemi di deroghe e proroghe nelle prescrizioni dell’AIA che potrebbero portare persino ad eliminare dalle prescrizioni la stessa copertura dei parchi minerali da cui provengono molte polveri che inquinano Taranto e vengono inalate e anche ingerite dai bambini.
AUDIZIONE
Nell’audizione delle associazioni ambientaliste e civiche alle ore 12.30 in Prefettura, Fabio Matacchiera (Fondo Antidiossina) e Alessandro Marescotti (PeaceLink) consegneranno ai presidenti delle Commissioni Industria e Ambiente (Massimo Mucchetti, del PD, e Giuseppe Marinello, del PDL) un sacchetto di “polvere mortale” raccolto nel quartiere Tamburi di Taranto, precisamente nella casa della famiglia Corisi dove è deceduto per tumore ai polmoni il signor Peppino Corisi.
DOVE E’ STATA RACCOLTA LA “POLVERE MORTALE”
La polvere è stata raccolta nel quartiere Tamburi dentro l’amitazione del signor Peppino Corisi, il quale aveva affisso – assieme ai cittadini del quartiere Tamburi di via De Vincentis, via Lisippo, via Troilo e via Savino – una targa in cui c’è scritto:
“Nei giorni di vento nord-nord/ovest veniamo sepolti da polveri di minerale e soffocati da esalazioni di gas provenienti dalla zona industriale “ILVA”. Per tutto questo gli stessi “MALEDICONO” coloro che possono fare e non fanno nulla per riparare”.
Peppino Corisi, prima di morire di tumore ha chiesto che sotto la sua finestra venisse affissa una targa con la scritta “ennesimo decesso per neoplasia polmonare”. Ed è proprio dalla casa di Peppino Corisi che è stata prelevata la “polvere mortale” che sarà consegnata ai presidenti Massimo Mucchetti e Giuseppe Marinello.
I presidenti delle Commissioni – dotati di mascherine e guanti protettivi – saranno invitati ad aprire il sacchetto e a verificarne il contenuto utilizzando una calamita, con la quale potranno constatare che quella polvere è attirata da corpi magnetici e non è quindi polvere qualsiasi.
CARATTERISTICHE DELLA “POLVERE MORTALE”
I tarantini inalano quella polvere speciale che ha un alto potere di tossicità quantificato statisticamente – nello studio “Sentieri” dell’Istituto Superiore della Sanità – in un aumento del rischio di mortalità dello 0,69% per ogni incremento di 10 microgrammi a metro cubo di polveri sottili, percentuale nettamente superiore rispetto alle polveri sottili di altre città. (1)
Lo studio epidemiologico Sentieri evidenzia pertanto come le polveri sottili di Taranto sono più pericolose che in altre città dell’Italia in quanto hanno una tossicità 2,2 volte superiore (in altre città italiane l’aumento del rischio di mortalità delle polveri sottili è infatti di 0,33% per ogni incremento di 10 microgrammi contro lo 0,69% di Taranto).
A Taranto è stato riscontrato piombo nel sangue nei bambini.