“Forse anche la pace è terrorismo?
Oggi è la solennità della gioia, della resurrezione, della speranza, mentre a Gaza è giorno di morte e di lutto.
Gaza si era mossa pacificamente. Migliaia dei suoi abitanti assediati avevano intrapreso manifestazioni pacifiche, ma hanno incontrato la morte.
Le manifestazioni pacifiche sono le migliori trattative.
Forse che anche la pace è diventata terrorismo? Per i figli della terra la pace è l’arma più potente, poiché la terra, terra di Palestina, la Terra Santa, non vuole il sangue dei suoi figli, mentre chi le è estraneo si ostina nell’irrorarla del sangue dei suoi figli. La questione palestinese rimane questione di una persona in cerca del diritto, della giustizia, dell’uguaglianza e della sola dignità che Dio ha concesso a tutti.
Nella marcia pacifica la gente di Gaza offriva la pace. Perché avete temuto la pace e risposto con le armi della morte? Un’inimicizia antica. Un secolo d’inimicizia. Questo è vero. Però possiamo mettere un limite alla morte, se siete voi a volerlo.
Noi vogliamo, abbiamo deciso, vogliamo la pace, con giustizia e dignità. La pace non è un pericolo, né la giustizia è un pericolo. Esse sono anzi la via della vita, la porta della vita, la porta della pace e della sicurezza, per tutti gli abitanti di questa Terra Santa, per la persona che Dio ha creata è posta in essa.
Auguri di un anno di bene a tutte le persone di bene, pace e giustizia.”
Michel Sabbah, Patriarca Emerito della Chiesa cattolica latina di Terra Santa,
31 marzo 2018