Vi ricordate
quella favola secondo cui il Ceta, trattato di liberalizzazione degli scambi tra Europa e Canada non si sarebbe occupato in alcun modo degli standard di sicurezza e qualità del nostro cibo?
Quelle rassicurazioni che, almeno personalmente, ci siamo sentiti rivolgere decine di volte da rappresentanti delle amministrazioni pubbliche a livello locale, nazionale ed europeo?
Erano tutte parole al vento, come avevamo replicato ogni volta. La prova viene da un documento riservato, che abbiamo gentilmente ottenuto nonostante non sia disponibile ai “cittadini semplici”, con il quale si convoca a Ottawa per la prima volta, il 26 e il 27 marzo prossimi, il Comitato congiunto sulla Sicurezza sanitaria e Fitosanitaria creato dal Ceta stesso (Ceta Sanitary and phytosanitary measures Joint management Committee Jmc).
Chi vi parteciperà? Informazione riservata sulla quale stiamo lavorando, ma il documento dice che vi saranno persone arrivate da Irlanda, Francia, Italia, Paesi Bassi e Gran Bretagna (la Brexit sul Ceta non si applica, evidentemente).
Leggete per intero qui:
A Udine, territorio simbolo per la lotta contro la diffusione incontrollata degli Ogm in Italia, il Comitato Stop Ttip/Ceta insieme a Coldiretti, Cgil e altre organizzazioni Stop Ceta organizzano un presidio nazionale per informare sul trattato e sulle sue possibili conseguenze.
Venerdì 23 marzo a Udine
dalle 15.30 alle 19.00, in via Savorgnana, fronte ex Puccini
per denunciare le violazioni dei nostri DIRITTI