Lo spread, che fu usato per spodestare illegalmente Berlusconi nel 2011, verrà usato nel 2018 per rimetterlo in sella, assieme a Renzi che da sempre è meno riluttante a fare da marionetta dei globocrati.
Ci vorrebbe la sfera di cristallo per sapere che cosa accadrà nelle prossime settimane e nei prossimi mesi con la politica italiana, più intricata che mai dopo queste elezioni.
In mancanza della sfera di cristallo, potrebbe soccorrere una chiave di cristallo, cioè una buona chiave di lettura: e io credo che la migliore chiave di lettura si possa trovare non in Italia, ma a Bruxelles.
Perché a Bruxelles?
Non occorre la sfera di cristallo per sapere che Bruxelles è il cuore di questa Unione Europea, così funesta da far rivoltare nella tomba quei (pochi?) padri fondatori che ci credevano davvero.
Ma la chiave di cristallo ci dice che a Bruxelles c’è la NCIA (Communication & Information Agency della NATO), cioè il vero comando strategico della NATO che non risponde né ai militari né ai politici, ma alla cupola finanziaria globale.
La NCIA governa questa funesta UE, con le buone finché è possibile, cioè con l’inganno ipnotico della sua (mis)communication & (dis)information. Tutto il resto è frattaglia.
Ora, il voto degli Italiani è inequivocabile: boccia senza appello chi li ha cacciati dentro questa funesta UE e premia chi disse (il passato remoto è d’obbligo) che voleva uscirne.
Ma la NCIA non potrà mai permetterlo, quindi manovrerà questa funesta UE e darà scacco in poche mosse, con buona pace degli italiani che, avendo votato in gran parte con l’istinto più che con la ragione, ne usciranno ancora più ipnotizzati e, momentaneamente, addirittura ‘sollevati’, ancor più regrediti nell’utero della ‘dittatura dolce’ occidentale.
Ecco quindi la sequenza già predisposta: caos politico italiano; nervosismo dei Mercati (con la M rigorosamente maiuscola); impennata dello spread[1]; pressioni ‘mondiali’ per una ‘grosse koalition’…
Quale ‘grande coalizione’? Ovviamente quella del governo Renzusconi. Quella che si è andata preparando da almeno sette anni, che è stata fecondata con il ‘Rosatellum’, minuziosamente predisposta con le candidature a favori incrociati, puntualmente sostenuta e infine osannata dalle press-titute di tutto il mondo ‘progredito e democratico’.
Ma non prima di aver castigato a dovere i vincitori.
– Berlusconi a Renzi: “Allora, Matteo, siamo d’accordo: Salvini lo lasci a me, così impara a sorpassarmi!”
– “Ma certo, caro Silvio, e tu lasci a me Di Maio: prima lo lascio flirtare con Maria Elena e quando è arrapato al punto da credere che facciamo la grosse koalition con lui invece che con te, lo sputtano in mondovisione come fece Grillo con me“.
In futuro, forse, qualche storico fra i più indisciplinati dirà che alla grosse koalition italiana del 2018 si giunse ‘ovviamente per le leggi natural-scientifiche del Mercato’, ma anche per lo smisurato ego di Renzi e Berlusconi.
Qualche storico, decisamente scapestrato, oserà perfino sostenere che le marionette Matteo e Silvio furono manovrate più che mai dalla Troika[2].
Ma la storia la scrive la NCIA, e così questo ennesimo ‘delitto perfetto’ politico resterà archiviato.
[1] Lo spread viene presentato come effetto ‘naturale e scientifico’ della incertezza politica di uno stato. Invece lo spread è come il coniglio che l’illusionista estrae dal cilindro. Anzi, non un coniglio ma un cane: un cane che abbaia soltanto e non morderebbe affatto se i cittadini non credessero che possa mordere davvero.
Paradossalmente, lo spread che fu usato per spodestare illegalmente Berlusconi nel 2011 questa volta verrà usato per rimetterlo in sella.
[2] La ‘banda dei tre’: Commissione Europea, Banca Centrale Europea, Fondo Monetario Internazionale.